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Arrestati Stefania Nobile e Davide Lacerenza

Davide Lacerenza e Stefania Nobile chiedono di patteggiare: “Risarciremo con lo champagne della Gintoneria”

Il legale di Stefania Nobile e Davide Lacerenza, arrestati dopo l’inchiesta che ha scoperchiato un presunto giro di droga e prostituzione all’interno della Gintoneria di Milano, ha chiesto l’applicazione di una pena di 4 anni e 8 mesi per Lacerenza e di 3 anni per Nobile.
A cura di Francesca Del Boca
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Stefania Nobile (foto da LaPresse) e Davide Lacerenza (foto da Facebook)
Stefania Nobile (foto da LaPresse) e Davide Lacerenza (foto da Facebook)
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Hanno chiesto di patteggiare mettendo anche a disposizione, come risarcimento, decine di bottiglie di alcolici pregiati della Gintoneria di Milano, champagne e vini d'annata dal valore di diverse centinaia di migliaia di euro.

È la richiesta avanzata oggi dal legale di Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, e dell'ex compagno Davide Lacerenza, arrestati il 4 marzo nell'inchiesta coordinata dalla pm Francesca Crupi e dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano su un presunto giro di prostituzione e droga all'interno della Gintoneria di via Napo Torriani e all'interno del privé La Malmaison.

Secondo quanto emerso al momento, l'accordo di patteggiamento tra la Procura di Milano e l'avvocato Liborio Cataliotti, che assiste Stefania Nobile e Davide Lacerenza, prevede l'applicazione di una pena di 4 anni e 8 mesi per Lacerenza e di 3 anni per Nobile, oltre, appunto, al risarcimento da centinaia di migliaia di euro con bottiglie di champagne e altri alcolici sequestrati nell'indagine. La pena per Nobile (recentemente uscita dai domiciliari, ora ha l'obbligo di dimora) è più bassa perché a differenza di Lacerenza, che invece si trova ancora ai domiciliari, non risponde alle accuse relative allo spaccio di droga nel locale, consumata nella cucina del privè o consegnata a domicilio all'interno di veri e propri "pacchetti all inclusive" di delivery che comprendevano champagne, escort e cocaina.

Sulle istanze di patteggiamento dovrà decidere la gip Marta Pollicino, nell'udienza fissata per il prossimo 10 settembre. Mentre proseguono le indagini che riguardano il braccio destro di Lacerenza Davide Ariganello, 27 anni, arrestato a sua volta insieme al datore di lavoro e alla sua "socia occulta". 

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