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Giacomo Sartori, 30enne scomparso a Milano

Giacomo Sartori e il giallo del pc che non si trova: inquirenti sulle tracce dei ladri

Gli investigatori stanno ancora cercando il computer di Giacomo Sartori, il ragazzo scomparso da cinque giorni e trovato impiccato oggi nel Pavese: del 30enne infatti non si avevano più sue notizie da dopo il furto. Intanto domani sabato 25 settembre è stata fissata l’autopsia che potrà accertare la causa del decesso.
A cura di Giorgia Venturini
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È stata fissata per domani sabato 25 settembre l'autopsia sul corpo di Giacomo Sartori che potrebbe svelare la causa della morte e altri particolari sul 30enne scomparso una settimana fa e trovato morto oggi venerdì 24 settembre nel Pavese. Il suo corpo è stato trovato impiccato a un albero con una corda intorno al collo. Tutti elementi che lasciano pensare a un suicidio, ma sarà solo l'autopsia a dare le prime certezze.

Il computer rubato una settimana fa in una enoteca

Di lui non si avevano più sue notizie dal weekend scorso dopo che in una enoteca di Porta Venezia a Milano gli avevano rubato, per la seconda volta, il suo computer aziendale. Così lui aveva fatto la sua unica chiamata alla famiglia scosso per quanto accaduto ma nulla di tutto questo potevano immaginare i suoi amici e parenti. Del resto "Giacomo non si era mai allontanato da casa e mai aveva manifestato momenti di disagio", aveva spiegato il giorno prima del ritrovamento del corpo la famiglia. La svolta nelle ricerche è arrivata quando i proprietari di un agriturismo di Casorate Primo, nel Pavese, si erano insospettiti di una macchina parcheggiata da giorni davanti al loro casolare. Così avevano chiamato i carabinieri: l'auto risultava essere proprio quella di Giacomo. Oggi, a 200 metri dalla macchina, hanno trovato anche il corpo senza vita del 30enne originario di Belluno. Ora le indagini si stanno concentrando su quello zaino sparito la sera di venerdì 17 settembre contenente portafoglio, chiavi e computer dell'azienda. Di questi si cerca ancora il computer e lo zaino: il resto è stato trovato nel parco Indro Montanelli di Milano, a un passo da Porta Venezia. Così non resta per gli investigatori che dare la caccia ai ladri: il computer potrebbe contenere forse informazioni necessarie che spieghino magari il suo allontanamento. Tra le ipotesi infatti quella che Giacomo sia finito a Casorate Primo seguendo il segnale del pc. Tutto il resto però è ancora un mistero.

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