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“Funerale pubblico per la neonata trovata morta in un cassonetto”: la proposta al vaglio del Comune di Milano

La consigliera comunale Deborah Giovanati ha chiesto al sindaco Beppe Sala di aiutarla a organizzare un funerale publico per la neonata trovata morta in un cassonetto della Caritas a Milano.
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Il ritrovamento, venerdì 28 aprile, in un cassonetto della Caritas per la raccolta dei vestiti usati del corpo senza vita di un neonata ha scosso tutta Milano. A prescindere da quale sarà l'esito dell'autopsia, lo sgomento e lo sdegno per il destino di questa bimba ha coinvolto l'intera cittadinanza. E, per questo, ora giace sulla scrivania del sindaco Beppe Sala la proposta di organizzarle un funerale pubblico. "Perché – si legge nella richiesta – non è figlia di nessuna ma è figlia di tutta Milano".

Funerale pubblico per la neonata trovata morta in un cassonetto

La proposta è stata avanzata dalla consigliera comunale Deborah Giovanati, della Lega, che ha inviato una lettera al sindaco affinché il comune organizzi un funerale pubblico per la neonata trovata morta in un cassonetto della Caritas, in via Botticelli (zona Città Studi).

Per la piccola la sera del 30 aprile è già stata organizzata una veglia dai cittadini del quartiere. Fra questi anche quei passanti che hanno chiamato i soccorsi, quando – hanno raccontato alla Polizia – hanno visto "una manina sporgere dal cassonetto".

Ma la consigliera Giovanati pensa che bisogna fare ancora di più per questa neonata e l'ho scritto a Sala: "Credo che sia necessario un ulteriore gesto, che segna la nostra unità come città e dignità di una comunità: questa bambina deve poter avere esequie pubbliche ed essere sepolta degnamente, con gli onori della città".

Sarà necessario darle un nome e un cognome

"Mi rivolgo quindi a te – continua la lettera della consigliera Giovanati al sindaco Sala – per capire insieme come poter fare perché questo (il funerale, ndr) possa avvenire, tenendo conto anche di tutti gli accertamenti giudiziari in corso. Spero che anche tu possa cogliere l'importanza per tutta la nostra comunità di questo gesto"

A prescindere dalle indagini portate avanti dalla Squadra mobile della Questura di Milano, volte anche a rintracciare la madre della piccola, sarà comunque necessario dare un'identità alla neonata prima che possa essere seppellita. Questo compito spetterà al Procura della Repubblica, che dovrà darle un nome e un cognome senza il quale non può essere sepolta.

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