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Francesca Fantoni stuprata e uccisa, il killer: “Sono stato io, ma non so perché l’ho fatto”

Il giardiniere di 32 anni Andrea Pavarini confessa davanti ai giudici della Corte d’Assise l’omicidio di Francesca Fantoni, 39 anni di Bedizzole, in provincia di Brescia, del 25 gennaio del 2020: “Sono stato io, mi dispiace. Non so perché l’ho fatto”. L’uomo ha prima violentato la 39enne nel parco del paese poi l’ha uccisa a calci e pugni.
A cura di Giorgia Venturini
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"Sono stato io, mi dispiace. Non so perché l'ho fatto". Così il giardiniere di 32 anni Andrea Pavarini confessa davanti ai giudici della Corte d'Assise l'omicidio di Francesca Fantoni, 39 anni di Bedizzole, in provincia di Brescia, del 25 gennaio del 2020: l'uomo ha prima violentato la 39enne nel parco del paese poi l'ha uccisa a calci e pugni. E infine l'ha abbandonata in un angolo tra i rovi. Tutto questo mentre in macchina con un bimbo di tre mesi lo aspettava la compagna che poi durante il processo, nascosta da un paravento per non incontrare Pavarini, oggi suo ex, aveva testimoniato: "Mi aveva detto che era andato a cambiare i 50 euro al bar, ma ci ha messo due ore – come si legge anche sul Corriere di Brescia -. Quando è tornato era sporco di sangue ma ho fatto finta di nulla, non ho chiesto. Temevo una sua reazione".

Francesca era uscita di casa per andare al luna park con le amiche

Davanti ai giudici e in presenza dei suoi legali poi Pavarini è andato avanti a parlare: "In Italia non è che sono tutti innocenti, cioè tutti fanno cazzate, anche i giargianesi vengono qui e ne fanno tante. Io no: questa è stata la mia prima e ultima". Dichiarazioni che hanno spinto la madre di Francesca a chiedere giustizia. La donna poi, sentita come testimone, ha raccontato quel giorno di un anno fa: "Ho visto mia figlia per l'ultima volta verso le 14: mi aveva detto che andava al luna park e se stava bene con la felpa che indossava. Queste le sue ultime parole. Ho capito che era successo qualcosa di grave perché per tutto il giorno non mi ha chiamata, cosa che faceva di solito per comunicarmi ogni suo spostamento. La mattina dopo ho visto la porta della sua camera aperta esattamente come l'aveva lasciata quando invece lei, anche se rientrava tardi la sera, la chiudeva per non disturbarmi". Infine la sorella di Francesca ha rivelato anche altri particolari: "Pavarini  nel 2019 aveva tentato anche un approccio sessuale con me quando poco prima lo sentii discutere con mia sorella". Fino alla sera del 25 gennaio: ora non resta che attendere la sentenza dei giudici.

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