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Covid 19

Fontana, caffè col paziente 1 Mattia: “Grazie a lui e ai medici di Codogno il virus è stato scovato”

Attilio Fontana, governatore della Lombardia, ha preso un caffè con Mattia Maestri, il primo paziente italiano a cui è stato diagnosticato il Coronavirus. “Oggi sono a Lodi e ho colto l’occasione per prendere un caffè con Mattia – scrive Fontana su Facebook – il primo paziente italiano grazie al quale siamo riusciti a far partire l’allarme in tutto il Paese, in tutta Europa”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il presidente della Lombardia Attilio Fontana con il paziente uno Mattia Maestri
Il presidente della Lombardia Attilio Fontana con il paziente uno Mattia Maestri
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Un caffè con Mattia Maestri, conosciuto ormai come il "paziente uno" di Coronavirus in Italia. È la foto postata questa mattina da Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia, sul suo profilo Facebook. "Oggi sono a Lodi e ho colto l'occasione per prendere un caffè con Mattia, il primo paziente italiano grazie al quale siamo riusciti a far partire l'allarme in tutto il Paese, in tutta Europa", scrive il governatore.

Grazie alla forza di Mattia abbiamo capito che qualcosa non andava

Mattia è stato proprio il primo paziente a cui, nella notte tra il 20 e il 21 febbraio, è stato diagnosticato il Covid-19. "Voglio ricordare un fatto che ormai è appurato – continua Fontana -. Grazie alla forza e alla resistenza di Mattia abbiamo capito che qualcosa non andava nella sua malattia. Grazie a questo e al coraggio dei medici di Codogno, che hanno scelto di andare oltre ai protocolli, il virus è stato scovato. Diversi studi hanno poi ricostruito che il Covid circolava sul territorio già da diverso tempo, addirittura da mesi". La sua storia ha tenuto tutta l'Italia col fiato sospeso. Mattia è stato ricoverato prima all'ospedale di Codogno e poi al Policlinico San Matteo di Pavia dove è rimasto per settimane in terapia intensiva ed è stato poi curato con dei farmaci sperimentali.

Codogno, il paziente uno torna alla "vita pubblica"

Nelle settimane scorse, Mattia era tornato alla "vita pubblica". Il 31 agosto infatti è apparsa una foto di famiglia affissa nella vetrina dell'erboristeria che la moglie e la suocera gestiscono a Casalpusterlengo, in provincia di Lodi. Nella foto sono ritratti Mattia insieme alla moglie e alla figlia, nata poco dopo la fine della malattia, e diventata il simbolo della rinascita. Oltre all'immagine anche una dedica in cui Mattia ha ringraziato tutti coloro che gli sono stati vicini: "Quest'anno più che mai ‘viva l'Italia' siamo noi, noi che abbiamo avuto la forza di ripartire. Viva l'Italia siete voi, clienti e amici che ci siete stati vicini in questi mesi.. A voi va il nostro sentito grazie e… "viva Casale!". Successivamente il 4 settembre è stato invitato a giocare nel torneo di calcio organizzato dai sindaci del Lodigiano con una squadra della Croce Rossa e della Protezione civile. Anche in questo caso è stato lanciato uno slogan di speranza e rinascita: "Ripartiamo insieme, da dove tutto è cominciato".

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