Focolaio di legionella nelle case popolari di Milano, Ats: “Sei casi segnalati, 4 persone sono in ospedale”

Sono sei in tutto i casi di legionella segnalati ad oggi, giovedì 3 luglio, ne complesso di alloggi popolari di via Rizzoli, nel quartiere Crescenzago di Milano. Lo fa sapere l'Agenzia di tutela della salute (Ats) Città Metropolitana di Milano, che ha già avviato le indagini per individuare l'origine del contagio. Quattro persone si trovano al momento ricoverate in ospedale e un uomo, Luigi Gandini, è deceduto.
Gandini, 91enne già affetto da altre patologie, era stato portato al pronto soccorso dell'ospedale San Raffaele di Milano lo scorso 28 giugno perché contagiato dal batterio della legionella, che può determinare soprattutto nei soggetti fragili gravi polmoniti. Dopo due giorni di ricovero, l'anziano è deceduto.
Come comunicato da Ats, un focolaio è tuttora in corso e ci sono altre quattro persone ricoverate in ospedale, mentre i casi totali segnalati sono sei. Si tratta di persone d'età compresa tra i 70 e i 90 anni. Nel frattempo, in collaborazione con Metropolitana Milanese Spa (MM) che gestisce le case popolari del Comune di Milano e con Palazzo Marino, sono state avviate le indagini per individuare l'origine del contagio.
Già da ieri, mercoledì 2 luglio, MM ha sospeso in via precauzionale la fornitura di acqua calda agli alloggi popolari di via Rizzoli, tra i civici 77 e 87, e di aver effettuato i prelievi di acqua per le analisi del caso. In attesa dei risultati, che dovrebbero arrivare nell'arco di 48 ore, è stata eseguita una nuova disinfezione dell'impianto idrico dopo quella dello scorso aprile.