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Focolaio di Coronavirus tra il corpo di ballo del Teatro alla Scala: oltre 35 positivi

Un focolaio di Coronavirus è stato scoperto tra il corpo di ballo del Teatro alla Scala: 35 tra ballerini e ballerine del tempio della lirica e tre membri della direzione di ballo sono risultati positivi al virus. Le attività del corpo di ballo erano già state sospese precauzionalmente lo scorso 26 febbraio dopo la scoperta di un caso. Positive al virus anche 5 persone del cast del dittico di lavori di Kurt Weill che avrebbero dovuto essere trasmessi in streaming da Rai Cultura su RaiPlay il prossimo 18 marzo: le prove sono state sospese.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di repertorio)
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Focolaio di Coronavirus al Teatro alla Scala: 35 tra ballerini e ballerine del tempio della lirica e tre membri della direzione di ballo sono risultati positivi al virus. A comunicarlo è stato lo stesso teatro, aggiungendo che all'esito dei test eseguiti ieri sono risultate positive al Covid-19 anche altre cinque persone: tre che fanno parte della compagnia di canto del dittico di lavori di Kurt Weill che avrebbero dovuto essere trasmessi in streaming da Rai Cultura su RaiPlay il prossimo 18 marzo, e due nel settore del parrucco.

Le prove del dittico di Kurt Weill (Die sieben Todsünden e Mahagonny Songspiel) sono state sospese: il cast era impegnato nelle prove di scena nei padiglioni ex Ansaldo e fortunatamente non era ancora entrato in contatto con l'orchestra. Tutti i professori d'orchestra, che vengono periodicamente testati con la collaborazione dell'ospedale Sacco di Milano, anche per isolare eventuali varianti, sono risultati negativi: è confermato dunque il concerto sinfonico di domani alle 18, diretto dal Maestro Myung-Whun Chung e che sarà trasmesso da Rai Cultura in diretta streaming su RaiPlay.

Discorso diverso per il corpo di ballo, le cui attività erano già state sospese in via cautelare lo scorso 26 febbraio dopo la scoperta di una ballerina debolmente positiva al virus. Di conseguenza l'Omaggio a Nureyev che si sarebbe dovuto registrare quel giorno ed era previsto in streaming per domenica 28 febbraio era stato rinviato.

Già in passato alla Scala c'erano stati altri casi e focolai

Non è la prima volta che il virus incrocia il Teatro alla Scala. I primi positivi risalgono al febbraio dello scorso anno, in corrispondenza con lo scoppio della pandemia in Lombardia. Tra ottobre e novembre dello scorso anno si era verificato un focolaio tra i coristi, con una cinquantina di positivi in totale: la diffusione dei casi aveva costretto ad annullare la rappresentazione della Lucia di Lammermoor che, seppur senza pubblico, avrebbe dovuto essere trasmessa in tv il 7 dicembre, in occasione della Prima della stagione lirica. In seguito per la Prima si era deciso di realizzare uno spettacolo con i migliori cantanti lirici del mondo.

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