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Fingono di essere dell’ufficio antifrode e si fanno inviare 95mila euro dalla vittima: tre denunciati

Un uomo residente a Mantova avrebbe subito una truffa da parte di tre persone già identificate e denunciate. Il gruppo lo avrebbe contattato fingendo di essere di un ufficio antifrode e lo avrebbe convinto a bonificare in loro favore 95mila euro.
A cura di Enrico Spaccini
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Tre persone sono state identificate e denunciate dalla polizia di Stato perché ritenute responsabili di una truffa ai danni di un uomo residente a Mantova. Inviando messaggi ingannevoli e falsificando il numero di telefono, sarebbero riusciti a convincere la vittima a eseguire bonifici per un totale di circa 95mila euro a loro favore con la falsa promessa che gli sarebbero stati restituiti. Il denaro, però, non è mai stato effettivamente trasferito, in quanto i conti dei destinatari dei pagamenti erano già stati segnalati come sospetti dalla polizia postale di Mantova. I tre, residenti nella provincia di Napoli, sono stati denunciati dopo le perquisizioni domiciliari.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini, coordinate dalla Procura di Mantova e condotte dalla polizia postale lombarda, i tre avrebbero messo in piedi un meccanismo fraudolento che consisteva nel contattare le vittime facendo credere loro che le chiamate provenissero dall'ufficio antifrode di un noto istituto di credito e dalla Questura. I sospettati avrebbero contattato un cittadino mantovano inviandogli messaggi ingannevoli e usando tecniche di spoofing, cioè di falsificazione dell'identità, per mascherare i numeri telefonici. La presunta vittima si sarebbe convinto che i suoi interlocutori fossero autorevoli, così ha eseguito a loro beneficio diversi bonifici per un totale di circa 95mila euro. I tre gli avrebbero promesso che gli avrebbero restituiti.

I conti dei tre, però, erano già stati segnalati alla banca dalla polizia postale e il trasferimento di denaro è stato bloccato. Analizzando i flussi finanziari, gli investigatori sono riusciti a risalire a tre persone residenti nella provincia di Napoli. Su disposizione della Procura di Mantova, la Sezione di Mantova insieme ai Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica di Milano e Napoli hanno eseguito le perquisizioni domiciliari che avrebbero portato all’acquisizione di importanti elementi probatori. I tre sono stati infine denunciati.

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