Festa dei Lavoratori, il corteo dei sindacati il primo maggio a Milano: “Basta morti, serve sicurezza”

Per la Festa dei Lavoratori è stato organizzato un corteo dai sindacati Cgil, Cisl e Uil. In testa alla processione, uno striscione sul tema della sicurezza sul lavoro che recita: “Uniti per un lavoro sicuro”.
A cura di Giulia Ghirardi
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Come ogni anno per la Festa dei Lavoratori oggi, giovedì 1 maggio, è stato organizzato un corteo dai sindacati lungo un percorso che si snoda tra le strade della città di Milano, da Porta Venezia sino a Piazza della Scala. In strada sono in centinaia tra lavoratori e le sigle sindacali della Cgil, Cisl e Uil. In testa alla processione, uno striscione sul tema della sicurezza sul lavoro che recita: “Uniti per un lavoro sicuro”.

"Ogni anno questa piazza torna a riempirsi. Quest'anno dedichiamo questo primo maggio a una persona speciale, Liliana Segre che nel 1945 veniva liberata dal campo. Liliana, siamo al tuo fianco ogni volta che ricevi un insulto. Non ci fermeremo", ha affermato Luca Stanzione segretario generale della CGIL Milano. "Oggi siamo in piazza per la sicurezza, dobbiamo investire in sicurezza, in controlli degli appalti, delle filiere degli appalti e dei subappalti che sono i luoghi in cui si annidano gli infortuni e le morti sul lavoro. Per le lavoratrici e i lavoratori essere sicuri significa salutare i propri figli la mattina ed essere sicuri di tornare a casa la sera, avere uno stipendio a fine mese, avere un contratto a tempo indeterminato così da poter garantire un'esistenza dignitosa alla propria famiglia. E oggi non lo siamo, non siamo sicuri. Siamo il paese coi più bassi salari d'Europa".

Fonte: Chiara Daffini (Fanpage.it)
Fonte: Chiara Daffini (Fanpage.it)

"Sicurezza per lavoratrici e lavoratori significa poter guardare al futuro del Paese", ha concluso il segretario generale CGIL Milano. "Eppure chi governa questo Paese, quando parla di sicurezza parla unicamente del decreto sicurezza, un decreto che per legge arresta se ci si mette di fronte alla propria fabbrica per salvarla. La sicurezza per noi è poter difendere i nostri posti di lavoro e non ci fermerà certo un decreto".

Corteo primo maggio, UIL: "Ogni anno oltre 1000 morti sul lavoro"

"Uniti per un lavoro sicuro, non è uno slogan elettorale e nemmeno un titolo di un convegno", ha dichiarato Enrico Vizza, Segretario Generale di UIL Lombardia. "Ogni anno oltre 1000 morti sul lavoro, ogni anno 600.000 infortuni in Italia. Perché nessuno ne parla? Perché questo silenzio? Alla politica chiediamo, avete mai perso un figlio, un padre sul lavoro? Vi è mai capitato di non vedere un vostro caro rientrare a casa dopo il lavoro? Come pensate di affrontare la questione il disagio sociale delle famiglie? In questi giorni molti rappresentanti politici da più parti hanno commentato l'azione di Papa Francesco che ci ha lasciato. Ma se davvero credete in quello che diceva Papa Francesco sul lavoro, sulla dignità delle persone e sulla sicurezza sul lavoro perché non agite per fermare questa guerra civile sul lavoro?".

"Quindi Uniti per un lavoro sicuro significa chiedere ancora una volta alla politica e alle amministrazioni pubbliche di intervenire con maggiori assunzioni di personale ispettivo. Significa avere il coraggio di chiedere un incontro urgente sul tema lavoro e sicurezza e significa rinnovare subito i contratti con aumenti salariali dignitosi", ha concluso Vizza. "Noi non ci fermeremo, continueremo la nostra battaglia di civiltà per avere zero morti sul lavoro".

Festa dei Lavoratori, CISL: "Morti sul lavoro, diciamo basta"

"Dall'inizio del 2025: 7 gennaio, caduto da una cesta sollevata da un muletto; 8 gennaio, caduto dall'alto presso un cantiere edile; 14 gennaio, precipitato dal tetto; 22 gennaio, caduto da una scala a pioli; 22 e 24 gennaio, rinvenuto nei pressi di un tornio su cui stava lavorando; 25 gennaio, intossicato dal fumo dell'incendio; 31 gennaio, colpito dalla caduta dei gravi; 12 febbraio, colpito violentemente alla testa da un bullone; 17 febbraio, schiacciato da un corredo mobile; 25 febbraio, precipitato dall'aletto; 27 febbraio, trovato senza vita; 27 marzo, schiacciato; 27 marzo, colto dal malore mentre scaricava un camion; 8 aprile, intrappolato nella pressa; 9 aprile, precipitato dall'altezza di 12 m; 18 aprile, precipitato dal tetto; 24 aprile, precipitato da un balcone mentre montava una tenda", ha esordito Giovanni Abimelech, Segretario Generale CISL Milano, al corto organizzato per il primo maggio a Milano. "Ben 18 lavoratori, solo quest'anno, non ne possiamo più. È ora di dire basta!".

"È fondamentale investire nella formazione e nella sensibilizzazione del personale e dei datori di lavoro. Una cultura della sicurezza deve essere promossa e diffusa perché la prevenzione è lo strumento per ridurre e azzerare gli infortuni", ha continuato il segretario CISL. "Dobbiamo garantire che tutti, indipendentemente dal settore o della posizione, abbiano accesso a corsi di formazione adeguati".

"In secondo luogo, è essenziale che le normative sulla sicurezza siano rispettate e rafforzate. Le esenzioni devono essere regolari e rigorose, è inaccettabile che i profitti siano anteposti alla vita delle persone. La sicurezza non è un costo su cui si può risparmiare o tagliare. Le istituzioni devono fare la loro parte collaborando con noi per creare ambienti di lavoro più sicuro", ha concluso Abimelech. "La sicurezza sul lavoro è una battaglia che dobbiamo combattere insieme. Uniti come lavoratori, lavoratrici, sindacati e istituzioni".

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