“Emanuele De Maria mi chiede dei soldi”: la confessione di Chamila Wijesuriya a una collega prima della morte

L'hotel Berna di Milano e De Maria insieme a Wijesuriya

Chamila Wijesuriya era preoccupata che Emanuele De Maria le facesse del male, ma non solo. Secondo quanto emerso dalla testimonianza di una collega dell'Hotel Berna, sembra che la donna fosse preoccupata anche perché il 35enne le avrebbe chiesto del denaro prima della morte. A testimoniarlo una fotografia trovata dagli inquirenti nel telefono della vittima.

Nei giorni scorsi gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal pm Francesco De Tommasi, hanno sentito i colleghi che lavoravano con Chamila Wijesuriya ed Emanuele De Maria all'Hotel Berna di Milano per accertare se qualcuno abbia sottovalutato atteggiamenti o episodi che avrebbero in qualche modo potuto evitare l'epilogo tragico di De Maria che, prima di uccidere la collega 50enne con cui aveva una relazione, ferire gravemente un altro collega a coltellate e togliersi la vita lanciandosi dal Duomo, era considerato un detenuto modello del carcere di Bollate. Parallelamente e con lo stesso obiettivo, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha chiesto al Tribunale di Sorveglianza di Milano una relazione urgente sul caso e tutti gli atti, comprese le relazioni dell'equipe di psicologi ed educatori del carcere del 2023 e del 2024 e il provvedimento con cui la giudice Giulia Turri aveva approvato la proposta di lavoro esterno.

Tra i diversi colleghi a colpire gli investigatori è il racconto di una donna che ha rivelato una confessione che Chamila Wijesuriya le avrebbe fatto prima della morte. Non solo la donna aveva paura che De Maria potesse farle del male – tanto che voleva interrompere la loro relazione e che il 35enne si allontanasse da lei – ma era preoccupata anche dall'insistenza con cui le avrebbe chiesto del denaro. Ad avvalorare tale testimonianza sembra che ci sia una fotografia trovata dagli inquirenti sul telefono della vittima.