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Due ragazzi travolti e uccisi da un’auto vicino a una discoteca a Paladina: stavano litigando per strada

Due ragazzi di 21 e 24 anni sono morti nella notte a Paladina, in provincia di Bergamo. Sono stati travolti e uccisi da un’auto guidata da un 60enne della zona, che è stato denunciato. Pare che i due stessero litigando per terra al centro della strada quando sono stati travolti.
A cura di Francesco Loiacono
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Immagine di repertorio
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Tragedia nella notte a Paladina, in provincia di Bergamo. Due ragazzi di 21 e 24 anni sono morti dopo essere stati investiti da un'auto sull'ex strada statale della Val Brembana, la ss470 dir. L'episodio si è verificato attorno alle 2 del mattino nel tratto di strada che attraversa il paese, vicino alla discoteca Evolution. Le vittime sono due ragazzi entrambi di origine marocchina, Brahim Amine Ben Faresse (il 24enne), e Driss Ouaissa, il più giovane. Stando a quanto riportato dall'Azienda regionale emergenza urgenza, sul luogo dell'incidente sono state inviate tre ambulanze e un'automedica. Purtroppo però per i due ragazzi non c'è stato niente da fare: uno dei due è morto sul colpo, l'altro dopo alcuni tentativi da parte dei soccorritori di rianimarlo.

I due stavano litigando ed erano per terra quando sono stati investiti

Alla guida dell'auto che ha travolto e ucciso i due c'era un uomo di 60 anni della zona: è stato denunciato a piede libero per omicidio stradale. Sono in corso le indagini sulla tragedia da parte degli agenti della polizia stradale di Bergamo, che dovranno ricostruire l'esatta dinamica dell'episodio. Stando a quanto comunicato a Fanpage.it, pare che al momento dell'investimento i due giovani fossero già a terra per le conseguenze di una lite tra loro: i due, a detta di alcuni testimoni, stavano passando pericolosamente da una parte all'altra della carreggiata e sarebbero poi finiti per terra al centro della strada.

Alla guida dell'auto un 60enne della zona: denunciato

In quel frangente è passato con la sua auto il 60enne che ha travolto i due e ha poi inizialmente proseguito la sua corsa. È ritornato spontaneamente sul luogo dell'incidente una quarantina di minuti più tardi ed è stato denunciato: ha detto di non aver visto i due ragazzi. I danni riportati dall'auto sembrerebbero confermare che l'impatto sia avvenuto mentre le due vittime erano per terra. Sarà comunque l'autopsia su entrambe le salme, disposta dal pubblico ministero di turno Emanuele Marchisio, a fornire ulteriori risposte su ciò che è accaduto. Delle due giovani vittime al momento si sa poco: entrambi i ragazzi vivevano a Bergamo, non distanti l'uno dall'altro. Il più grande era nato in Marocco, il più giovane in Italia. Adesso i loro corpi si trovano entrambi nella camera mortuaria dell'ospedale Papa Giovanni XXIII.

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