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Doppia manifestazione antifascista contro il Remigration Summit, la Lega: “Più pericolose del raduno stesso”

Contro il Remigration Summit, il raduno dell’estrema destra europea previsto per il 17 maggio a Milano, sono state annunciate due manifestazioni antifasciste: un presidio istituzionale in piazza San Babila e un corteo di collettivi in piazza Cairoli. Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega alla Regione, ha dichiarato di ritenere queste proteste più pericolose del convegno stesso.
A cura di Alice De Luca
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(foto da LaPresse)
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Si aggiunge una nuova manifestazione antifascista in protesta al Remigration Summit, il raduno dell'ultra destra europea previsto per sabato 17 maggio a Milano. Oltre al presidio istituzionale promosso da 70 realtà associative tra partiti e associazioni di sinistra (tra cui Pd, +Europa, Italia Viva, Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana, Anpi, Arci e Cgil), programmato per le 14:30 dello stesso giorno in piazza San Babila, nelle scorse ore è stato annunciato dai collettivi anche un "corteo fascista internazionale", con appuntamento alle 15:00 in piazza Cairoli.

La posizione di Alessandro Corbetta, capogruppo leghista in Regione

Contro i due raduni si è scagliato il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Alessandro Corbetta, che si è detto più preoccupato per questi ritrovi piuttosto che per il summit stesso: "Ci saranno due manifestazioni a Milano quel giorno – ha dichiarato – una con l’arrivo di antagonisti e anti-fa da tutta Europa: si tratta di persone che molto spesso hanno creato disordini nelle nostre città, e quindi ritengo molto più pericolose queste manifestazioni nelle piazze rispetto a delle persone che si ritrovano per parlare durante un convegno”.

Corbetta, sostenitore delle politiche di remigrazione (il rimpatrio di immigrati regolari e clandestini e delle loro famiglie) segue così la linea dettata anche dal leader della Lega, nonché ministro e vicepremier, Matteo Salvini, che negli scorsi giorni, proprio a proposito del Remigration Summit, aveva dichiarato: "Io sono per la libertà di parola da parte di tutti. Non so cosa sia, ma non penso vada impedito". Parole, queste, a cui ha fatto eco il capogruppo Corbetta: "Io spero che il Remigration Summit si riesca fare e ritengo folle il can can che Sala e la sinistra milanese hanno montato rispetto a un incontro privato in cui cittadini dovrebbero trovarsi per parlare di un tema, penso che libertà di espressione sia sacra. Chiamare a raccolta tutta la sinistra e soprattutto gli antagonisti da tutta Europa, con il rischio di portare violenza e disordini, credo che sia qualcosa di negativo per Milano".

Il mistero sulla location del Remigration Summit

I biglietti per il Remigration Summit sono andati tutti sold out e l'affluenza attesa è di circa quattrocento persone, ma il ritrovo, per il momento, rimane ancora senza location. L'hotel che gli organizzatori avevano scelto a Somma Lombardo, nel Varesotto, negli scorsi giorni ha disdetto la prenotazione e Andrea Ballarati, portavoce del Remigration Summit in Italia, ha dichiarato a Il Corriere della Sera che a questo punto la conferenza potrebbe spostarsi anche fuori regione, probabilmente in Piemonte.

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