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Donna legata e abbandonata a Brescia, il 42enne arrestato: “Abbiamo consumato droghe, poi c’è stato un litigio”

È stato interrogato ieri, 13 ottobre, il 42enne arrestato insieme a un 31enne con le accuse di aver sequestrato, torturato e violentato una 47enne lo scorso settembre a Gavardo (Brescia). L’uomo ha negato di aver abusato di lei, ma avrebbe raccontato che i tre avevano consumato droghe. “C’è stato un litigio e la situazione è degenerata”, ha spiegato il suo avvocato Francesco Corbetta.
A cura di Enrico Spaccini
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Un 42enne e un 31enne di Gavardo (in provincia di Brescia) sono stati arrestati lo scorso 9 ottobre perché avrebbero sequestrato e violentato una donna per due giorni in una villa e, infine, abbandonata con mai e piedi legati. Il primo, in carcere a Canton Mombello, è stato sottoposto ieri mattina, lunedì 13 ottobre, a interrogatorio di garanzia davanti al giudice. Come ha spiegato il suo avvocato Francesco Corbetta, il suo assistito "ha fornito la propria versione, ridimensionando i fatti". Il secondo, invece, si trova agli arresti domiciliari e sarà ascoltato giovedì 16 ottobre. A differenza del 42enne, a lui non è contestato il reato di tortura.

Stando a quanto ricostruito finora dalle indagini condotte dai carabinieri, i due avrebbero conosciuto la donna, una 47enne di origine brasiliana, su un sito di incontri. Il 9 settembre l'avrebbero invitata in una villa a Soprazzocco di Gavardo e là sarebbero rimasti per due giorni. La 47enne è stata, poi, trovata all'alba dell'11 settembre priva di sensi, con mani e piedi legati, a Polpenazza del Garda da un passante che ha chiamato i soccorsi.

Davanti al gip, il 42enne avrebbe ammesso che in quei giorni in villa i tre avrebbero assunto sostanze stupefacenti, ma avrebbe negato ogni forma di violenza. Al giudice avrebbe spiegato di aver legato la donna perché a un certo punto sarebbe stata aggressiva nei loro confronti. "C'è stato un litigio e la situazione è degenerata", ha detto l'avvocato Corbetta che difende il 42enne: "Non l'ha sequestrata, non l'ha tenuta chiusa in casa due giorni".

Al termine dell'interrogatorio, il giudice si è riservato la decisione se confermare o meno la custodia cautelare in carcere per il 42enne. L'ex imprenditore bresciano si trova ora detenuto a Canton Mombello e il suo avvocato non ha chiesto, per ora, una misura alternativa. Giovedì prossimo, 16 ottobre, sarà ascoltato il 31enne: accusato di sequestro di persona e violenza sessuale aggravata, ora è ai domiciliari.

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