Don Jordan Coraglia andrà a processo per pedopornografia: possedeva 1500 contenuti erotici di minori

Il processo a Jordan Coraglia comincerà il 3 ottobre. Sul cellulare dell'ex capocannoniere della Nazionale Italiana Preti sono stati trovati 1500 contenuti pedopornografici. Per questo motivo, era stato arrestato a Brescia lo scorso maggio con l'accusa infatti di detenzione di materiale pedopornografico: da allora è ai domiciliari in un eremo senza connessione internet.
Le accuse nei confronti di don Coraglia
Come aveva raccontato al tempo Fanpage.it, Coraglia aveva ammesso ai giudici di possedere i file (video e foto erotici che ritraevano ragazzi e ragazze dagli undici ai quattordici anni) che la polizia postale gli aveva trovato nello smartphone, ma di non averli mai prodotti. La procura di Brescia ha ottenuto per lui il giudizio immediato, quindi non ci sarà possibilità di sfuggire a una condanna con il rinvio a giudizio.
Le accuse a cui Coraglia dovrà rispondere sono molto pesanti. Gli inquirenti hanno scoperto che entrava in possesso dei contenuti pedopornografici, riguardanti principalmente ragazzi maschi stranieri, attraverso profili sotto falso nome creati appositamente per navigare su chat Telegram e Instagram.
Chi è don Jordan Coraglia
L'uomo era molto attivo e seguito sui social, anche per la sua attività legata alla Nazionale Italiana Preti, di cui era il presidente. Ordinato prete nel 2005, Coraglia era stato il parroco di Castelcovati dal 2019 fino a qualche mese prima della scoperta. Nel suo paese nessuno si aspettava che una vicenda del genere lo colpisse. Don Adriano Bianchi, portavoce del vescovo di Brescia, aveva rivelato che i minori della comunità parrocchiale non erano coinvolti e che il prete non aveva mai avuto comportamenti inappropriati.