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Distrugge il citofono e sfonda la porta di casa dell’ex fidanzata: lei si rifiutava di farlo entrare

Il 36enne, dopo aver distrutto il citofono del condominio dove vive la ex, ha tentato di sfondare la porta d’ingresso con un bastone in legno. È stato arrestato con l’accusa di atti persecutori.
A cura di Francesca Del Boca
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Ancora una volta, c'era l'incapacità di accettare la fine di una relazione amorosa dietro la furia dell'uomo di 36 anni che lo scorso 7 marzo è stato arrestato dai Carabinieri di Mantova mentre tentava di sfondare la porta di casa dell'ex fidanzata con un grosso bastone in legno, dopo aver distrutto il citofono del suo condominio: la donna, barricata nel suo appartamento, si era rifiutata di far entrare il 36enne.

Solo l'ultimo, secondo quanto ricostruito, di una serie di episodi violenti e intimidatori nei confronti della vittima. Minacce, urla, appostamenti e pedinamenti sotto casa o nei luoghi frequentati abitualmente dall'ex fidanzata. L'episodio più eclatante, avvenuto nei mesi scorsi: l'aggressione da parte dello stalker del datore di lavoro della coetanea, intervenuto per difendere la donna.

Poi l'assedio durante la sera del 7 marzo, quando l’uomo si è presentato sotto la casa della donna alla periferia della città. Ha cercato più volte di farsi aprire la porta, ottenendo sempre un netto rifiuto. A quel punto ha reagito, spaccando il citofono del palazzo e cercando di sfondare la porta d’ingresso con un bastone di legno. Una condotta che è valsa all'uomo la misura della custodia cautelare in carcere, su richiesta della Procura di Mantova.

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