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Disperso nel Po da due giorni, riprendono le ricerche del 16enne: si usa un sonar per trovarlo

Riprendono le ricerche del 16enne che due giorni fa si è tuffato nelle acque del fiume Po senza più riemergere. Da oggi, venerdì 25 luglio, in azione il comando dei vigili del fuoco di Roma del nucleo sommozzatori specializzati nell’impiego della tecnologia Didson, un sonar adatto ai fondali bassi.
A cura di Giulia Ghirardi
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Alle prime ore di questa mattina, venerdì 25 luglio, sono riprese le ricerche del ragazzo di 16 anni che due giorni fa, mercoledì 23 luglio, si è tuffato nelle acque de fiume Po senza più riemergere. In azione il comando dei vigili del fuoco di Roma del nucleo sommozzatori specializzati nell'impiego della tecnologia Didson, un sonar adatto ai fondali bassi.

Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, i fatti risalgono al pomeriggio di due giorni fa quando il ragazzo – residente a Pavia – si era recato insieme alla famiglia su una spiaggia sotto il ponte della Becca, nel comune di Linarolo, dove scorre il fiume Po in prossimità della confluenza con il Ticino. È allora che il ragazzo si sarebbe buttato nelle acque del fiume, particolarmente insidiose in quel tratto, senza più riemergere. Insieme a lui si sarebbero tuffati anche i due fratelli che, in breve, sarebbero stati trascinati via dalla corrente.

Stando a quanto riferito, il padre si è tuffato per cercare di riportarli a riva. L'uomo sarebbe, però, riuscito a raggiungere e salvare soltanto uno dei figli, un secondo sarebbe riuscito a raggiungere autonomamente la riva, mentre, del terzo (il 16enne) si sono perse le tracce. Alcuni bagnanti hanno chiamato i soccorsi e, subito dopo la segnalazione di scomparsa, sono giunti sul posto gli specialisti del soccorso acquatico del Comando di Pavia con i sommozzatori dei nuclei regionali dei Vigili del fuoco della Lombardia e del Piemonte.

Dopo quasi due giorni di ricerche, da questa mattina sono entrati in azione anche i vigili del fuoco di Roma del nucleo sommozzatori specializzati nell'impiego della tecnologia Didson, un sonar adatti ai fondali bassi. Nel mentre, gli specialisti del Tas (topografia applicata al soccorso) starebbero elaborando la cartografia della ricerca, tenendo traccia di tutte le attività svolte sino a questo momento per ritrovare il 16enne.

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