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Detenuto di 35 anni trovato morto in cella a Varese, protestano gli altri reclusi: indaga la Procura

Un 35enne è stato trovato senza vita nella cella del carcere dei Miogni di Varese nella quale era recluso nella mattinata del 26 maggio. La Procura ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause del decesso, mentre gli altri detenuti hanno protestato battendo oggetti contro le sbarre.
A cura di Enrico Spaccini
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Un detenuto di 35 anni è stato trovato senza vita nella mattinata di ieri, lunedì 26 maggio, nella sua cella del carcere dei Miogni di Varese. Il Sappe, il sindacato della polizia penitenziaria, ha fatto sapere che potrebbe essersi trattato di un decesso naturale, forse dovuto anche al fatto che l'uomo avesse problemi di tossicodipendenza. Non è escluso, però, che possa essere stato un gesto volontario. La Procura di Varese ha aperto un fascicolo d'inchiesta, affidato alla sostituto procuratrice Maria Claudia Contini, e nelle prossime ore potrebbe essere disposta l'autopsia.

Il decesso del 35enne risalirebbe nella notte fra domenica 25 e lunedì 26 maggio. Il detenuto, di origini straniere, è stato trovato senza vita nella sua cella, ma ancora non ci sarebbero certezze sulla causa del decesso, che sono ora al vaglio dell'autorità giudiziaria.

Nel frattempo, la notizia della morte del 35enne ha scatenato una protesta da parte degli altri detenuti del carcere dei Miogni. Nella serata del 26 maggio, infatti, in molti hanno battuto oggetti contro le sbarre delle proprie celle e contro le pareti, urlando più volte il termine "assassini". L'agitazione non avrebbe comunque causato particolari problemi a livello di sicurezza all'interno della casa circondariale.

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