Denunce e fogli di via dopo il corteo per Gaza a Como, un manifestante: “Misura ingiusta e strumentalizzata”

I primi giorni di ottobre, le strade e le piazze di tutta Italia si sono mobilitate in sostegno alla Global Sumud Flotilla dopo l'abbordaggio da parte della marina militare israeliana. Secondo le stime, milioni di persone sarebbero scese in piazza in oltre 100 città italiane. Tra queste, anche Como, dove – come ha raccontato a Fanpage.it uno dei manifestanti – “la partecipazione è stata sorprendente per gli standard della città”.
Tuttavia, nonostante "l’assenza di scontri con la polizia", molti manifestanti sono stati denunciati. Come riferito a Fanpage.it da alcune fonti investigative, una ventina di persone sarebbero indagate per "resistenza a pubblico ufficiale aggravata" e ad alcune di loro è stato notificato anche il foglio di via dalla città.
La manifestazione
Lo scorso 2 ottobre, intorno alle 18:30, a Como è stato organizzato un presidio a sostegno della causa palestinese. Un gruppo di circa 300 manifestanti, radunatosi in piazza Vittoria, si sarebbe diretto in corteo verso Palazzo Cernezzi, sede del municipio di Como. "Alcuni partecipanti, con il chiaro intento di sospendere la circolazione ferroviaria, tentavano di fermare il corteo in corrispondenza dei binari ferroviari", si legge nella denuncia che Fanpage.it ha potuto visionare.
Al termine del presidio, intorno alle 21:00, i manifestanti si sono spostati verso via Ferrari dove era in corso la manifestazione "Luci sulla Palestina-100 Ospedali per Gaza". In quel momento, una quarantina di manifestanti avrebbero tentato di "deviare il percorso preavvisato" con l'intento di raggiungere via Anzani. Nonostante le indicazioni dell'Autorità di pubblica sicurezza, i manifestanti "avanzavano in massa verso il cordone di sicurezza" predisposto dalle forze dell'ordine, tentando "di compromettere la tenuta del dispositivo di sicurezza attraverso l'uso del corpo come mezzo di resistenza e di uno striscione semirigido come strumento di spinta contro gli operatori".
Le denunce e i fogli di via
In seguito a tali fatti, "siamo stati fotosegnalati e all'incirca 20 persone sono state denunciate", ha spiegato a Fanpage.it uno dei manifestanti. "Inoltre, tutte le persone non residenti a Como hanno ricevuto la notifica del foglio di via per ‘pericolosità sociale' nonostante quasi tutti fossero incensurati. Ci chiediamo dove si trovi questa pericolosità, visto che non ci sono stati scontri e che la ricostruzione della questura è, a nostro avviso, una distorsione della realtà”.
"È un provvedimento ingiusto", ha aggiunto il manifestante, oggi membro del gruppo SolidaliComo, nato per sostenere le persone che sono state denunciate. "Il foglio di via è una misura decisa in modo arbitrario dal questore, basata su una presunta pericolosità sociale, senza il vaglio di un tribunale". Una misura che, secondo l'attivista, verrebbe utilizzata sempre più spesso dalle questure in maniera "poco democratica" e "strumentalizzata politicamente".