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Dal Duomo a San Siro, tutti i luoghi di Stanotte a Milano con Alberto Angela

La Galleria Vittorio Emanuele, il Teatro alla Scala e anche la celeberrima strada decantata da Adriano Celentano. Ecco tutti i luoghi protagonisti della trasmissione di Natale “Stanotte a Milano”, in onda questa sera su Rai 1 (ore 21.25)
A cura di Ilaria Quattrone
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Questa sera alle 21.25 è in programma su Rai 1 Stanotte a Milano con Alberto Angela, che attraverserà al calare del sole i luoghi e le istituzioni culturali nel capoluogo lombardo, partendo dalla Madonnina e la guglia maggiore del Duomo. Tra gli altri luoghi, amati dai cittadini del capoluogo meneghino, troviamo la Galleria, il Teatro Alla Scala, i Navigli, lo Stadio San Siro con Ibrahimović e Via Gluck con Adriano Celentano.

La Madonnina

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La Madonnina è il simbolo della città di Milano. Svetta sulla guglia più alta del Duomo dal 1774. La troviamo con le braccia aperte proprio per proteggere i milanesi. Fino al 1954 nessun edificio era più alto della Madonnina: Torre Breda fu il primo a infrangere questa legge. In ogni caso, l'edificio più alto di Milano ha cercato comunque di onorare Milano: sul tetto del Pirellone è possibile vedere una copia esatta della statua. Questa è poi rimasta fino al 2010 e spostata sul Palazzo Lombardia che è l'attuale sede di Regione.

La guglia maggiore del Duomo

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La Guglia Maggiore, dove è posta la statua della Madonnina, è stata realizzata il 21 giugno 1762. A costruirla è stato l'architetto della Veneranda Fabbrica, Francesco Croce. È stati sempre lui, nel 1765, a proporre di ornare la Gran Guglia con la statua della Madonnina. Nel 2012 è stato realizzato l'ultimo intervento di restauro della Guglia Maggiore: contemporaneamente è stata ridorata anche la statua della Madonnina.

La Galleria

La Galleria Vittorio Emanuele II di Milano
La Galleria Vittorio Emanuele II di Milano

È il cuore del centro storico di Milano e collega la zona del Duomo al teatro La Scala: è la Galleria Vittorio Emanuele II. La struttura commerciale accoglie diversi negozi di lusso e boutique. Grazie anche al suo stile neo-rinascimentale, è conosciuta come "Il salotto di Milano". All'interno, oltre alle opere d'arte e dipinti, c'è il ritratto a mosaico di un toro che raccoglie turisti e cittadini: secondo la leggende, chi ruota per tre volte su se stesso con il tallone del piede destro piantato sui genitali del toro avrà fortuna.

Il Teatro Alla Scala

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Il Teatro alla Scala è il principale teatro d'opera di Milano ed è considerato tra i più prestigiosi al mondo. A collegarlo con piazza Duomo, è proprio la Galleria Vittorio Emanuele II. Il Teatro è sede del coro, dell'orchestra, del corpo di Ballo e dalla Filarmonica. È stato inaugurato nel 1778 ed è stato chiamato così per la chiesa di Santa Maria alla Scala. Il 7 dicembre di ogni anno, raccoglie numerose celebrità e capi di Stato per la nota Prima della Scala.

I Navigli

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I Navigli sono il centro della movida milanese. Con tutti i locali dove poter fare aperitivo o bere un drink dopo una giornata di lavoro. A collegare il Naviglio Grande con quello Pavese è la Darsena, l'antico porto di Milano. L'intera zona è stata riqualificata nel 2015 in occasione di Expo. Facilmente raggiungibili con i mezzi, i Navigli sono uno snodo molto importante della città di Milano.

Lo Stadio San Siro

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Lo Stadio Meazza che si trova nel quartiere San Siro, è un'istituzione a cui tanti cittadini milanesi e non sono legati. Casa delle due squadre di calcio della città, Milan e Inter, è anche palcoscenico di artisti nazionali e internazionali. Un punto di riferimento sia per lo sport che per la musica. Negli ultimi anni è al centro del dibattito politico per il progetto di abbattimento e creazione di un nuovo stadio.

Via Gluck

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"Là dove c'era l'erba ora c'è una città… E quella casa in mezzo al verde, ormai, dove sarà". Adriano Celentano è nato il 6 gennaio del 1938 al civico 14 di via Gluck, strada diventata celeberrima dopo la canzone "Il ragazzo della via Gluck," presentata per la prima volta al festival di Sanremo del 1966. La canzone, come sappiamo, ebbe un enorme successo negli anni seguenti, anche grazie ai movimenti culturali del '68. Ma, con il passare dei decenni, è cambiata profondamente. Prima per via dell'urbanizzazione del dopoguerra, poi per un progressivo abbandono.

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