Cosa sappiamo sulle ronde degli “Street Tutor nazifascisti” introdotti a supporto della polizia locale di Monza

"Blood and honour", il motto della gioventù hitleriana, foto insieme gli amici "naziskin" e la sigla delle SS. Sono soltanto alcuni dei contenuti condivisi sulle pagine social da alcuni membri degli “Street Tutor”, un servizio che è stato introdotto ieri, venerdì 13 giugno, dall’amministrazione comunale di Monza e dal sindaco sindaco del Pd Paolo Pilotto per offrire supporto alla polizia locale e garantire il "rispetto delle regole" durante le serate di movida e nelle aree più sensibili.
Subito dopo l'incarico degli Street Tutor, sono, però, scoppiate le polemiche. A cominciare dai rappresentanti della società privata di sicurezza che si è occupata della formazione degli otto tutor che, stando ai contenuti pubblicati sulle loro pagine social, sembrerebbero aderire apertamente alla galassia dell’estrema destra con diversi omaggi a Mussolini, a Hitler e ai motti neofascisti e neonazisti.
Di fronte alla paradossale scelta compiuta dall'amministrazione (di centro-sinistra), l’Anpi provinciale Monza e Brianza, ha indirizzato una lettera al Sindaco per chiedere chiarimenti sulla questione. Al suo fianco si sono poi unite le voci di diverse associazioni di sinistra che si sono dette "contrarie al progetto Street Tutor" e preoccupate "che alcuni dei rappresentanti presenti alla conferenza stampa istituzionale abbiamo sfoggiato sui loro social contenuti neofascisti e neonazisti”.
È a questo punto che due consiglieri comunali, Francesco Racioppi e Lorenzo Spedo di LabMonza, hanno chiesto di annullare la determina dirigenziale che ha disposto l’attivazione degli Street Tutor. "Un provvedimento del genere non rientra nel programma di mandato dell’amministrazione che LabMonza insieme alle altre forze del centrosinistra ha contribuito a redigere”, hanno commentato sulla vicenda. “È inaccettabile che i rappresentanti della società coinvolta facciano pubblica esibizione di nostalgie fasciste e naziste”.
Proprio in seguito alle polemiche e la conseguente presa si posizione dei consiglieri comunali, l'amministrazione della città ha quindi provveduto a sostituire i personaggi vicini all'estrema destra entrati in servizio ieri sera "in quanto i loro profili personali risultavano non conformi agli obiettivi del progetto", si è giustificata l'amministrazione comunale in una nota.