video suggerito
video suggerito

Cosa ha fatto Mostoni dopo l’omicidio di Vasilica Potincu: le foto dei cimiteri, la festa e l’incontro con un’escort

Prima le foto di cimiteri e di morti violente, poi la festa con gli amici e l’incontro con un’altra escort. Nel mezzo, l’omicidio di Vasilica Potincu. Così, Andrea Mostoni avrebbe trascorso la giornata di sabato quando è stata uccisa la 35enne, trovata senza vita con nove coltellate. Mostoni è sottoposto a fermo con l’accusa di omicidio. Oggi ci sarà l’udienza di convalida.
A cura di Giulia Ghirardi
100 CONDIVISIONI
Immagine

Prima le foto di cimiteri e di morti violente, poi la festa con gli amici e l'incontro con un'altra escort. Nel mezzo, l'omicidio di Vasilica Potincu, conosciuta dai più con il nome di "Elena" o per gli utenti online con quello di "Katty. Così, Andrea Mostoni avrebbe trascorso la giornata di sabato scorso, il 24 maggio, nel corso della quale è stata uccisa la 35enne originaria della Romania, da tempo residente a Legnano dove lavorava come escort, trovata senza vita nella casa dove riceveva i clienti con nove coltellate di cui una fatale alla schiena. Per questo da mercoledì 18 maggio Mostoni è stato sottoposto a fermo con l'accusa di omicidio e questa mattina, venerdì 30 maggio, intorno alle ore 10:00 sarà sentito dal gip in occasione dell'udienza di convalida.

Come ricostruito, il 29enne e la vittima si sarebbero conosciuti proprio in un appuntamento nella stessa casa in cui Vasilica Potincu è stata poi trovata morta. Il sospetto è che nel tempo il rapporto tra i due sia mutato trasformandosi in una relazione, ipotesi che sarebbe avvalorata dal fatto che – secondo i carabinieri – Mostoni avrebbe prestato alla donna ingenti somme di denaro per spese familiari. Sono stati, infatti, trovati diversi bonifici per un totale di 50mila euro, tutti con la causale "regalo". Nel tempo, l'uomo sarebbe, però, diventato ossessivo. La donna, che lavorava anche come segretaria in uno studio di un commercialista a Pavia, si sarebbe confidata a riguardo con il suo datore di lavoro che da tempo stava cercando di convincerla a cambiare vita. Lui l'avrebbe messa in contatto con un avvocato, che sarebbe poi stato incaricato a diffidare l'uomo. È a quel punto che tutto è cambiato.

Analizzando il telefono del 29enne, infatti, i carabinieri di Legnano, Rho e del nucleo investigativo di Milano – coordinati da Ciro Caramore, pubblico ministero di Busto Arsizio – hanno scoperto che proprio la mattina del 24 maggio Mostoni avrebbe salvato una serie di lugubri immagini. Si tratta, nell'orine, di un cimitero, di un ragazzo che porta un fiore su una lapide, della cover di una canzone del rapper Eminem intitolata "Killer" e di uno smile con delle croci al posto degli occhi. Passano poche ore e quel sentore di morte è diventato realtà quando il 29enne si è recato all'abitazione di via Stelvio a Legnano dove Potincu riceveva i clienti. Una telecamera lo ha ripreso tra le 22:28 e le 23:37 fuori dallo stabile cercando di spiare all'interno dalla finestra affacciata sulla strada. Poi, alle 23:37 scompare prima di riapparire alle 00:13. Secondo gli inquirenti, è proprio in questo lasso di tempo che si è consumato l'omicidio, poco più di mezz'ora per togliere la vita a Potincu con nove coltellate sferrate con un lama che il 29enne avrebbe portato da casa.

Dopo 36 minuti Mostoni sarebbe uscito dall'appartamento lasciando il corpo della 35enne completamente nudo sul pavimento, dove sarà rinvenuto soltanto la mattina seguente da uno dei condomini del palazzo che, insospettito dalla porta di casa socchiusa, è entrato nell'appartamento. Se ne va e chiama un amico: a casa sua, a Canegrate (Milano), si sono ritrovati alcuni ragazzi per una festicciola. È allora che Mostoni li ha raggiunti probabilmente, sempre secondo gli inquirenti, con l'obiettivo di costruirsi un alibi.

Dopodiché, il 29enne si è dato alla fuga ma è stato incastrarlo dal telefono. I carabinieri sono, infatti, riusciti a isolare la sua utenza e così a localizzarlo la sera dell'omicidio e a intercettare il passaggio della sua automobile a Legnano quella sera stessa. Durante poi le perquisizioni a casa dell'uomo è stata rinvenuta la stessa maglietta che Mostoni indossava il giorno della morte di Potincu. Il 29enne è stato quindi portato in Procura per l'interrogatorio durante il quale si è avvalso della facoltà di non rispondere ed è quindi arrivato il fermo per omicidio. Tre giorni dopo il femminicidio, Mostoni ha pagato 170 euro un’altra prostituta. "Assoluta mancanza di empatia", ha scritto il pm nel fermo.

100 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views