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Come stanno i cinque bambini ustionati nella scuola materna di Osio Sopra

Non sono ancora fuori pericolo e restano gravi i due bambini ricoverati in ospedale a Milano dopo essere stati ustionati nella loro scuola materna di Osio Sopra, nella Bergamasca.
A cura di Giorgia Venturini
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Non sono ancora fuori pericolo i due bambini più gravi che ieri sono rimasti ustionati mentre stavano arrostendo marshmallow nella loro scuola di Osio Sopra, nella Bergamasca. Qui ieri lunedì 30 maggio una ventina di bambini sono stati radunati attorno a un piccolo focolare. Poi secondi dopo l'incidente: cinque bambini e i tre genitori sono rimasti ustionati. Hanno quattro anni e sono un maschio e una femmina i due bambini più gravi: il bimbo è ricoverato all'ospedale Niguarda di Milano, la bimba al Buzzi sempre a Milano. Entrambi sono arrivati in elisoccorso.

Come stanno i bambini ricoverati

Dall'ospedale Buzzi la prognosi resta riservata e nessuno si sbilancia sulle condizioni della piccola, ricoverata in gravissime condizioni. Dall'ospedale Niguarda a Fanpage.it invece fanno sapere che il bimbo è stabile, ma non è fuori pericolo: ha ustioni di terzo grado sul trenta per cento del corpo. Anche il piccolo resta in prognosi riservata. È invece fuori pericolo una degli altri tre bambini ricoverati in condizioni meno serie all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: si tratta di una bambina di tre anni che è stata dimessa nella mattinata di oggi 31 maggio. Così come sono fuori pericolo anche i tre papà volontari che erano nell'asilo durante l'incidente.

La dinamica della tragedia

Da una prima ricostruzione di quanto accaduto, i bambini dell'asilo stavano facendo un gioco di orienteering quando si sono messi poi attorno a un fuoco. "Io avevo solo autorizzato il percorso di orienteering. Questa attività era stata già svolta in passato, c’è un papà molto generoso e disponibile che lo aveva già proposto, ma non erano mai stati accessi fuochi", ha precisato la dirigente della scuola. Quella scuola conta 190 iscritti, 40 solo al nido. Una struttura parrocchiale, gestita da don Luca Guerinoni. "Non ero presente, né io né don Luca", puntualizza Nava. Le fiamme sarebbero divampate perché gli adulti presenti avrebbero usato un flacone di bioetanolo. Un ritorno di fiamma, forse a causa anche del vento, ha investito i più vicini. "C'è un'indagine in corso. Genitori e bambini meritano rispetto mentre vengono portati avanti tutti gli accertamenti", conclude la dirigente. Ora la speranza è che tutti i piccoli si riprendano il prima possibile.

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