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Com’è caduta nel lago di Como l’auto in cui è morta Manuela Spargi: l’ipotesi della retro invece della prima

Si indaga per capire quale sia la causa dell’incidente di ieri martedì 2 gennaio al lago di Como: tra la ipotesi quella che la retromarcia sia stata inserita per sbaglio facendo cadere la macchina da un dirupo di 40 metri e finita poi ribaltata in acqua.
A cura di Giorgia Venturini
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Potrebbe esserci una manovra sbagliata alla base del tragico incidente avvenuto ieri martedì 2 gennaio vicino all'abbazia di Piona, a Colico. Qui una macchina con a bordo tre persone è precipitata dal parcheggio nel lago di Como rimanendo sommersa dall'acqua: la donna alla guida è morta, gli altri due passeggeri sono stati trasportato in ospedale in codice rosso.

Stando a una prima ricostruzione di quanto accaduto, la retromarcia sarebbe stata inserita per sbaglio facendo cadere la macchina da un dirupo di 40 metri e finita poi ribaltata in acqua. Il primo a tuffarsi e a intervenire in loro aiuto è stato un vigile del fuoco fuori servizio, lì con la famiglia: è riuscito a liberare tutte e tre le vittime incastrate in auto e già sommerse dall'acqua. Tutti sono stati trovati però già in arresto cardiocircolatorio. La moglie del vigile del fuoco, un'anestesista rianimatrice, ha intanto praticato il messaggio cardiaco: il primo soccorso ha ripreso conoscenza. Il secondo uomo liberato ha ripreso il battito cardiaco, ma non i sensi. Per la donna però purtroppo non c'è stato più nulla da fare.

La dinamica dell'incidente e i soccorsi

Saranno le perizie, che verranno eseguite sulla macchina recuperata dall'acqua, a stabilire con esattezza cosa sia accaduto. La Procura ha aperto un fascicolo e sta procedendo con tutte le analisi del caso. L'ipotesi più probabile resta quella di una manovra sbagliata ma tutto sarà ancora da confermare. Al momento stando alla ricostruzione dei fatti si sa per certo che l'auto è precipitata dalla scarpata e poi in acqua.

A intervenire per primo è stato il vigile fuori servizio Ivano Ghidoni e la sua famiglia che hanno allertato i soccorsi. Subito dopo l'incidente sono intervenuti i vigili del fuoco dei comandi di Lecco, Como e Sondrio con diversi mezzi di soccorso e natanti. Così come i sommozzatori dei vigili del fuoco del nucleo di Milano, le operazioni di recupero dell’automezzo sono state programmate per domani.

Chi sono le vittime

A perdere la vita nell'incidente è stata Manuela Spargi, 56 anni. Era alla guida dell'auto: nel pomeriggio di ieri stava facendo una gita con suo marito Enrico di 60 anni e alcuni parenti. A bordo dell'auto c'era la coppia e un famigliare di 79 anni residente a Bernareggio, in Brianza. Per certo fuori dall'auto e ad assistere all'incidente c'era un terzo parente, tra quelli poi intervenuti a soccorrere le tre vittime. Purtroppo è stato impiegato troppo tempo per liberare la donna, incastrata nella cintura di sicurezza. Per liberarla è stato necessario il coltello di un pescatore anche lui corso sul posto per dare il proprio aiuto. Per lui purtroppo era troppo tardi. Per gli altri due il cuore è tornato a battere dopo il massaggio cardiaco: restano comunque in ospedale nel reparto di rianimazione.

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