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Cittiglio, aveva dato del “froc… di m…” ad un paziente omosessuale: sospeso il primario

L’Asst Sette Laghi ha sospeso il primario di Cittiglio, paese in provincia di Varese, che lo scorso 25 marzo aveva insultato un paziente omosessuale additandolo come un “froc.. di mer..” mentre lo operava. Il primario aveva dichiarato di non voler perdere tempo ad operare un uomo gay nel mezzo della pandemia Covid.
A cura di Redazione Milano
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AGGIORNAMENTO: La Asst Sette Laghi ha rettificato la notizia spiegando che il soggetto colpito dal licenziamento di cui parlava una precedente versione dell'articolo non è il medico gravato da provvedimento disciplinare per il caso avvenuto nel marzo scorso.

Aveva dato del "froc.. di mer.." ad un paziente omosessuale sottoposto ad un'operazione in piena emergenza Covid, lamentandosi di dover dargli attenzioni mediche nel pieno della pandemia. Resta sospeso il primario di Cittiglio (Varese) protagonista dell'episodio di cronaca. Nella giornata di oggi, 14 agosto, era emersa la notizia del licenziamento del primario dal parte dell'ospedale. L'Asst Sette Laghi ha poi chiarito che si è trattato di un malinteso: la persona licenziata non è la stessa protagonista del caso di cronaca.

Il primario denunciato da una persona presente in sala operatoria

Avevano destato disgusto le parole del primario, reo di aver dichiarato: "Ma guardate se io devo operare questo froc.. di m… Non è giusto che in questo periodo di emergenza debba perdere tempo per operare questi froc..". A denunciare quanto successo, era stata una persona presente in sala operatoria durante l'intervento che aveva presentato un esposto. L'episodio risale allo scorso 25 marzo, periodo in cui l'ondata di Coronavirus stava mettendo in ginocchio la sanità e il Paese. In quei giorni, tutte le visite e le operazioni non urgenti erano state rimandate a data da destinarsi per permettere al personale sanitario di concentrarsi interamente nella lotta al Covid.

"Il chirurgo accusato di aver pronunciato frasi omofobi va licenziato", commenta il consigliere regionale del M5S Lombardia, Simone Verni, che ha inviato  la richiesta al presidente della Regione, Attilio Fontana, e alla Direzione generale Welfare.

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