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Palpeggia la paziente durante la terapia: osteopata condannato a 18 mesi per violenza sessuale

Un osteopata della provincia di Varese è stato condannato in primo grado a 18 mesi (con pena sospesa) per violenza sessuale. Una paziente lo aveva denunciato sostenendo di essere stata palpeggiata da lui durante alcune sedute di terapia.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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È stato condannato a un anno e 6 mesi di reclusione e al risarcimento di 7mila euro l'osteopata della provincia di Varese finito a processo con l'accusa di molestie sessuali nei confronti di una paziente. Il pm aveva chiesto per lui una condanna a 4 anni di reclusione, mentre il professionista ha sempre negato sostenendo di aver compiuto una serie di operazioni manuali che era prevista dal trattamento necessario di cura.

L'episodio risale al 2021. Una ragazza, da poco maggiorenne, si era recata nello studio di un osteopata del Medio Verbano per rislvere alcuni problemi di salute. Dopo qualche seduta, la presunta vittima aveva deciso di interrompere la terapia sostenendo che quell'uomo andava "oltre". Con la scusa delle manovre terapeutiche, sosteneva, l'avrebbe palpata in zone intime che non avevano nulla a che fare con quelle interessate dal dolore.

La ragazza ha dunque denunciato l'osteopata per violenza sessuale il quale, però, ha sempre respinto le accuse. Il professionista, difeso dall’avvocato Jacopo Maioli, ha spiegato di aver compiuto le manovre previste dal trattamento che, sostiene, la paziente avrebbe interpretato come abusi e che avrebbe poi confidato ai propri familiari prima di rivolgersi alle autorità competenti per la querela.

Il Tribunale di Varese ha deciso, infine, di condannare l'osteopata a 18 mesi di reclusione. La pena è sospesa, a condizione che segue un percorso riabilitativo e che versi alla parte civile un risarcimento di 7mila euro. Non è escluso che l'imputato ricorra in Appello, visto che in più di un'occasione ha ribadito la propria innocenza.

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