“Chi ha sparato voleva uccidere”: come stanno le vittime della sparatoria a Rozzano colpite alla gola e in faccia

Un paziente è stato dimesso, l’altro è stato operato e, al momento, si trova in prognosi riservata, in gravi condizioni all'Humanitas di Rozzano. Sono queste le ultime informazioni apprese da Fanpage.it riguardo alle condizioni dei due uomini che, nella notte tra giovedì 12 e venerdì 13 giugno, sono stati vittima di una sparatoria a Rozzano, nell'hinterland a sud di Milano.
Sono alcuni spari a rompere il silenzio tra le case popolari. Secondo quanto ricostruito sino a questo momenti dai carabinieri della compagnia di Corsico, il rumore sarebbe stato udito poco dopo l'1:00 di notte quando due uomini – uno di 30 e uno di 20 anni – sarebbero stati inseguiti da una moto fino al parcheggio di viale Liguria, dove sarebbero poi stati colpiti da alcuni proiettili. Secondo gli inquirenti, chi ha sparato ha mirato alla testa: voleva uccidere.
Sul posto sono subito intervenuti i soccorsi, mobilitati dalla centrale operativa dell'Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza (Areu) della Lombardia, che hanno trasferito le vittime all'ospedale Humanitas di Rozzano. Come appreso da Fanpage.it, il 30enne, arrivato in codice rosso dopo essere stato colpito da due proiettili di cui uno alla gola, sarebbe stato operato, ma al momento si troverebbe in prognosi riservata ancora tra la vita e la morte. Il 20enne, invece, è arrivato al pronto soccorso in codice giallo, ferito di striscio alla faccia, e sarebbe stato dimesso questa mattina, sabato 14 giugno.
In seguito alla sparatoria, l'aggressore si è allontanato a tutta velocità a bordo della sua moto. Sul caso stanno ora indagando i carabinieri che hanno già effettuato tutti i rilevi del caso per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto e individuare l'autore della sparatoria. Al momento, i militari stanno cercano le telecamere della zona che potrebbero aver ripreso la scena.