Chi era Vincenzo Ferrigno, l’uomo accoltellato e soffocato a morte dalla compagna al Corvetto

Si chiamava Vincenzo Ferrigno l'uomo di 73 anni che ieri sera, venerdì 15 agosto, è stato accoltellato e poi soffocato dalla compagna nella casa dove vivevano insieme da 40 anni al quartiere Corvetto di Milano. Per anni Ferrigno è stato titolare di un'edicola in piazza Gabrio Rosa, ma, a causa di un ictus, le sue condizioni di salute erano peggiorate e, costretto a letto, aveva bisogno di continua assistenza. Divenuta ormai insostenibile, l'infermità del compagno sembrerebbe essere proprio ciò che ha condotto Antonia Nunzia Mancini a commettere l'omicidio del compagno.
Secondo quanto ricostruito sino a questo momento dagli inquirenti, i fatti si sarebbero consumati nel corso della serata di ferragosto in un appartamento al secondo piano del palazzo Aler all'altezza del civico numero 5 di via Pomposa in zona Corvetto a Milano. Lì, in camera da letto, la 64enne avrebbe prima colpito il compagno 73enne infermo a letto con alcune coltellate, poi lo avrebbe soffocato a morte utilizzando un cuscino. Subito dopo la donna sarebbe, però, uscita in strada e avrebbe chiamato il 112 per confessare l'omicidio e farsi arrestare.
Portata in Questura, la donna avrebbe raccontato al pm di turno Maria Cristina Ria e agli investigatori dell'Ufficio prevenzione generale di via Fatebenefratelli di una "convivenza difficile" e di una "generale situazione di degrado" che, alla fine, l'avrebbe portata a compiere l'estremo gesto.