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Chi era la banda del bancomat: in due anni fatti esplodere 73 sportelli in tutta Italia

I carabinieri del comando provinciale di Milano alle prime ore dell’alba di oggi giovedì 25 febbraio hanno eseguito 10 arresti, tutti componenti dell’associazione a delinquere che in due anni ha messo a segno 73 furti ai bancomat di tutta Italia. Dalle indagini è emerso che in tutti i loro assalti gli indagati si servivano dell’esplosivo tanto da rendere inagibile interi palazzi.
A cura di Giorgia Venturini
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Erano riusciti a mettere a segno 73 furti agli sportelli bancomat di tutta Italia servendosi dell'esplosivo. Ora per 10 persone, tutte componenti di un'associazione a delinquere, sono scattate la manette. Gli arresti arrivano dopo una lunga indagine dei carabinieri del comando provincia di Milano, una delle tante città in cui la banda ha agito: dagli accertamenti dei militari è emerso che i dieci indagati riuscivano a impossessarsi, nei loro assalti notturni, del denaro degli sportelli Atm di istituti di credito su tutto il territorio nazionale servendosi per i loro colpi di una miscela esplosiva. La forte esplosione avevano poi sempre provocato importanti danni alle strutture e, in alcuni casi, avevano reso interi edifici inagibili per giorni. A distanza di tempo però le indagini coordinate dalla Procura di Milano sono riuscite a individuare i principali membri dell'organizzazione nel quartiere Pilastro di Bologna.

Avevano messo a segno 73 colpi in tutta Italia

Con la stessa strategia utilizzata per ogni furto, i 10 indagati erano riusciti a mettere a segno tra febbraio 2017 e aprile 2019 ben 73 assalti. Avevano preso d'assolto più bancomat d'Italia, ma i loro colpi si concentravano soprattutto in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Lazio. Per un bottino in totale di 3,5 milioni di euro. Fino alle prime ore dell'alba di oggi giovedì 25 febbraio quando i carabinieri hanno eseguito gli arresti: un componente della banda è stato arrestato in Spagna, precisamente nella località balneare di Benidorm, dove si era trasferito da circa un anno aprendo un ristorante di cucina italiana. Gli altri arresti invece in Italia.

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