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Chi era Giovanni “Gianni” Pandiani, il 63enne morto travolto da un albero mentre tagliava la legna

Giovanni “Gianni” Pandiani stava tagliando la legna quando è stato travolto da un albero. Il 63enne era stato atleta di canottaggio negli anni Ottanta e Novanta.
A cura di Enrico Spaccini
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Gianni Pandiani (foto da Facebook)
Gianni Pandiani (foto da Facebook)

Si chiamava Giovanni Pandiani l'uomo trovato morto nella mezzanotte tra giovedì 4 e venerdì 5 gennaio tra i boschi sopra Somana, in provincia di Lecco. Il 63enne, chiamato da tutti "Gianni", stava tagliando la legna non lontano dal suo casolare come era solito fare, ma calata la notte non aveva fatto rientro. I familiari, preoccupati, hanno dato l'allarme e il suo corpo senza vita è stato trovato poche ore dopo schiacciato dal tronco di un albero. In molti hanno voluto ricordare Pandiani, come la Canottieri Moto Guzzi.

Con la casacca rossa, negli anni Ottanta e Novanta Pandiani era stato un atleta di canottaggio. Nel 1993, infatti, aveva conquistato due medaglie d'oro ai Mondiali Master di Vienna. Ha lavorato alla Gilardoni cilindri e tra le sue passioni anche la motocicletta che lo ha portato a ricoprire il ruolo guida al museo Moto Guzzi. In paese, a Mandello del Lario, era noto anche per essere sempre presente alle manifestazioni organizzate dalla parrocchia di San Lorenzo, per cui si prestava anche ad aiutare in cucina.

Lo scorso giovedì 4 gennaio era andato nei boschi sopra Somana con la sua bicicletta elettrica per tagliare la legna. Non è ancora chiaro cosa sia successo con esattezza, ma i dodici tecnici del soccorso alpino della Stazione di Lecco, intervenuti insieme ai vigili del fuoco del Comando di Lecco e alle squadre Saf del coordinamento regionale, lo hanno trovato schiacciato dal tronco di un albero intorno alla mezzanotte.

Pandiani lascia così la moglie Erica e un figlio di 22 anni. I funerali del 63enne saranno celebrati lunedì 8 gennaio alle 14:30 nella sua chiesa di San Lorenzo a Mandello del Lario.

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