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Chi è don Jordan Coraglia, il prete arrestato a Brescia per i 1500 file pedopornografici su Telegram

Don Jordan Cogliati, classe 1974, è parroco di Castelcovati (Brescia) dal 2018 e campione della nazionale di calcetto dei preti, da lui fondata. Sul suo cellulare la polizia postale ha intercettato 1500 file dal contenuto pedopornografico.
A cura di Francesca Del Boca
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Un prete "social" con una grande visibilità mediatica, come testimoniano le tantissime interviste che si possono reperire online. Carismatico, gran sportivo e adorato dalla sua comunità. È stato arrestato oggi con l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico don Jordan Coraglia, 51 anni, parroco di Castelcovati (Brescia) sul cui cellulare la polizia postale avrebbe di recente scovato circa 1500 file audio e video erotici di minorenni. 

Il curato si trova ora ai domiciliari. Un caso che ha scosso l'intera popolazione di Castelcovati, comune da più di 7mila abitanti della Bassa Bresciana, dove il 51enne faceva il parroco dal 2018 (e dove, secondo la diocesi di Brescia, non sarebbero "state individuate condotte inappropriate da parte sua nei confronti delle persone a lui affidate nella cura pastorale").

Chi è don Jordan Coraglia

Nato nel 1974, don Jordan Coraglia aveva iniziato la sua attività religiosa come vice parroco a Gussago nel 2005, per poi spostarsi in varie parrocchie di Urago Mella, quartiere periferico di Brescia, dal 2013 al 2018. Tra il2018 e il 2019 è stato nominato parroco di Castelcovati, e dall'anno successivo anche delle vicine Cizzago e Comezzano.

La squadra di calcetto dei sacerdoti e la visita da Papa Francesco

Don Jordan Coraglia, però, non è conosciuto solo per la sua attività evangelica e parrocchiale. Il 51enne è soprattutto il fondatore e il presidente della Sacerdoti Italia Calcio, squadra benefica che l'ha portato persino davanti a Papa Francesco. "Dal 2018 siamo un’Associazione sportiva dilettantistica, affiliata al CONI e al CSI e nel 2018 abbiamo organizzato, proprio in Italia l’Europeo dei sacerdoti", raccontava proprio don Coraglia della nazionale italiana di calcetto, di cui era anche capocannoniere. "Il nostro obiettivo, però, è anche quello di condividere la fraternità sacerdotale e realizzare qualcosa di utile".

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