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Alberto Genovese arrestato per stupro

Caso Genovese, altre due donne denunciano l’imprenditore per violenza sessuale

Ci sarebbero altre due vittime dell’imprenditore di Alberto Genovese che hanno denunciato di essere state drogate e poi violentate durante due distinte feste. Il 43enne mago delle start up è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale e si trova ora in carcere: indagati anche l’ex fidanzata e il braccio destro Daniele Leali.
A cura di Chiara Ammendola
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Due donne hanno denunciato di essere state violentate da Alberto Genovese, il mago della startup che si trova in carcere con l'accusa di aver sequestrato e violentato una ragazza di 18 anni durante una festa in casa sua lo scorso 10 ottobre. Si tratta della terza e quarta vittima dell'imprenditore 43enne che è stato accusato di aver stuprato anche una ragazza a Ibiza.

Stando a quanto si apprende sembra che gli inquirenti avevano già individuato una delle due presunte ulteriori vittime grazie al materiale fotografico sequestrato a casa di Genovese dove sono state trovate 19 telecamere installate in diversi angoli della casa, "Terrazza Sentimento", un lussuoso attico ubicato in centro a Milano. Nonostante il 43enne avesse incaricato un tecnico di far sparire ogni traccia di foto e video, gli investigatori hanno trovato negli hard disk numerose foto riconducibili, sembra, anche agli ultimi due casi di cui è accusato. A presentare le due querele al procuratore aggiunto Letizia Mannella, che indaga con il pm Rosaria Stagnaro, è stato l'avvocato Ivano Chiesa. Come nei precedenti due casi, le due nuove presunte vittime sarebbero state prima drogate e poi stuprate.

Intanto in un'intervista rilasciata a Fanpage.it l'avvocato della modella 18enne violentata ha raccontato il calvario della sua assistita che sarebbe stata torturata per 20 ore: "Si tratta di una violenza inaudita – ha spiegato Luigi Liguori – mentre leggevo il fermo di Alberto Genovese mi sono dovuto bloccare e prendere aria, perché era troppo". Il legale ha anche negato l’esistenza di un presunto accordo economico tra le parti: "Non c’è nessun accordo e non c’è stato un avvicinamento da parte dei legali di controparte".

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