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Casi di influenza aviaria in un pollame: abbattuti centinaia di animali

In un pollame a Galliavola, in provincia di Pavia, sono stati abbattuti centinaia di animali: i veterinari di Ats hanno individuato ceppi di influenza aviaria.
A cura di Giorgia Venturini
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Scoppia un focolaio di influenza aviaria in un pollame a Galliavola, in provincia di Pavia. Qui sono stati abbattuti un centinaio di animali tra polli, anatre e animali selvatici perché ritenuti infetti dal ceppo H5N1 dell'influenza aviaria. Così – come riporta La Provincia Pavese – è stato accertato dai veterinari di Ats Pavia.

La zona finita sotto osservazione i comuni di Galliavola, Pieve del Cairo, Villa Biscossi, Ferrera Erbognone e Lomello. Tutti in provincia di Pavia: qui "zona di protezione", che resterà in vigore fino al prossimo 30 novembre.

Il pollame è controllato dai veterinari di Ats e fino alla data prevista verrà isolato. Ora si cerca di capire se l'influenza aviaria è stata diffusa in zona: è stato fatto l'elenco del registro di visitatori degli allevamenti e c'è il divieto di trasportare carni di pollame dai depositi frigoriferi e dai macelli.

Epidemia di influenza aviaria in tutta Europa

Non è l'unico caso in Europa. Infatti in questi giorni si sta verificando la più grande epidemia di influenza aviaria mai vista in Europa secondo l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Nel dettaglio, l'Italia è il secondo Paese per numero di focolai negli allevamenti (317) dopo la Francia (1.383).

Il rischio che l'influenza venga trasmessa all'uomo c'è, ma è classificato dalle agenzie europee competenti come basso, e da basso a medio per i soggetti esposti per motivi professionali.

I comportamenti da adottare

Le linee guida europee prevedono che i datori di lavori devono non solo garantire che vengano adottati tutti i criteri tecnici, organizzativi, di manutenzione e di igiene necessaria per prevenire l'infezione dei lavoratori, ma anche valutare periodicamente la valutazione del rischio sui luoghi stessi.

Le misure per prevenire il contagio includono l'evitare la formazione di aerosol e polveri, un'adeguata ventilazione, e la separazione degli indumenti di lavoro da quelli personali.

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