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Carpenedolo, cane muore dopo aver ingerito un boccone avvelenato buttato nel giardino di casa

Un cane di piccola taglia è morto dopo aver ingerito delle polpette trovate nel giardino di casa. La famiglia, appena si è accorta di quanto stava accadendo, ha trasportato immediatamente il cagnolino dal veterinario dove è morto poco dopo a causa dell’elevata quantità di lumachicida presente nei bocconcini di carne. La famiglia ha denunciato l’accaduto alle autorità competenti.
A cura di Giorgia Venturini
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Ha ingerito delle polpette avvelenate trovate nel giardino di casa ed è morto poco dopo. Non c'è stato nulla da fare per un cagnolino di piccola taglia di una famiglia residente in via Don Minzoni a Carpenedolo, in provincia di Brescia. Stando a una prima ricostruzione dell'accaduto il cane era nel prato quando avrebbe ingerito dei bocconi di carne avvelenati abbandonati nel giardino dell'abitazione. L'animale è stato subito colpito da delle convulsioni. La famiglia, appena si è accorta di quello che stava succedendo, ha immediatamente trasportato il cagnolino dal veterinario dove è morto poco dopo nonostante il disperato tentativo di salvarlo: l'animale è morto a causa dell'elevata quantità di lumachicida presente nei bocconcini di carne.

Forze dell'ordine al lavoro per risalire agli autori del gesto

La famiglia, che era molto affezionata al loro amico a quattro zampe, ha denunciato l'accaduto all'autorità competente: al momento però, come precisa Brescia Today, non ci sono indizi che farebbero risalire agli autore del terribile gesto. Le forze dell'ordine sono ora al lavoro per capire l'esatta dinamica dell'accaduto e risalire a eventuali sospettati. Gli investigatori stanno cercando di risalire ai responsabili anche servendosi delle telecamere di video sorveglianza presenti in zona, ma al momento non sono emersi elementi indispensabili per le indagini.

Cani rimasti fulminati a dicembre a causa della neve

Intanto continua la battaglia delle famiglie che chiedono giustizia per i loro cani rimasti fulminati da una fuga di corrente dopo l'abbondante nevicata dello scorso dicembre. "Perché per noi i nostri cani erano come figli, per questo porteremo i responsabili davanti a un giudice", si era sfogata a Fanpage.it Cristina Galletti, la portavoce del gruppo. A dicembre la stessa sorte era toccata ad almeno quattro cani in diversi paesi della Lombardia: le famiglie attendono che si aprano le porte del tribunale.

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