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Carmela Fabozzi uccisa con un vaso durante una rapina: al via il processo per il volontario Sergio Domenichini

Sergio Domenichini, il 67enne accusato di aver ucciso la pensionata di 73 anni Carmela Fabozzi durante una rapina, si presenterà davanti ai giudici della Corte d’Assise il prossimo settembre.
A cura di Giorgia Venturini
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A settembre inizierà il processo che vede imputato Sergio Domenichini, il 67enne accusato di aver ucciso la pensionata di 73 anni Carmela Fabozzi durante una rapina. La prima udienza della Corte d'Assise è stata fissata per il prossimo 20 settembre: in fase dibattimentale l'uomo dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato da abbietti e futili motivi, crudeltà a minorata difesa.

Condannato per favoreggiamento l'amico

L'amico dell'imputato, il 63enne Antonio Crisafulli, è invece accusato di favoreggiamento e ieri mercoledì 28 giugno è stato condannato a un anno e quattro mesi con rito abbreviato: secondo l'accusa avrebbe accompagnato il 67enne ancora sporco di sangue vicino al fiume dove si sarebbe disfatto del cellulare della pensionata e poi a un compro oro dove avrebbe venduto i gioielli della donna. Crisafulli davanti al giudice si è sempre dichiarato innocente.

Le manette per Domenichini invece erano scattate il 20 agosto dello scorso anno dopo aver trascorso una vacanze al mare. L'omicidio invece risale al 22 luglio quando l'uomo era entrato a casa della donna come volontario di una associazione che si occupa di anziani e aveva messo a segno la rapina: la donna era stata uccisa colpita alla testa con il vaso che aveva all'ingresso. Domenichini era stato visto entrare in cortile quella mattina da alcuni residenti. Poi era ritornato attorno a mezzogiorno sul luogo del delitto: aveva chiesto alle forze dell'ordine cosa fosse accaduto, forse per volersi costruire un alibi.

Come è stato incastrato l'imputato

Gli inquirenti sono riusciti a risalire a lui grazie al segnale gps dell'auto e alle immagini delle telecamere di sicurezza. A incastrarlo definitivamente sono stati i rilievi svolti dai Ris di Parma: su un vaso posto vicino al corpo della donna sono state trovate le impronte dell'arrestato. L'imputato con quel vaso aveva colpito la vittima nove volte alla testa. Nel processo si costituiranno parte civile i figli e i nipoti di Carmela Fabozzi.

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