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Caos San Raffaele, Ats Milano diffida l’ente gestore dell’ospedale. Bertolaso: “Nessuna sottovalutazione”

Ats Milano ha diffidato l’ente gestore San Raffaele dell’ospedale dopo il caos tra il 5 e 7 dicembre. Lo ha spiegato l’assessore al Welfare in Regione Lombardia Guido Bertolaso, che ha aggiunto: “Non ho il potere di impedire a una struttura privata di ricorrere alle cooperative esterne”.
A cura di Enrico Spaccini
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Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia (foto da LaPresse)
Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia (foto da LaPresse)

L'Agenzie di Tutela della Salute (Ats) Milano ha diffidato il San Raffaele, in qualità di ente gestore dell'ospedale, a seguito del caos esploso tra il 5 e il 7 dicembre nel reparto Medicina ad alta intensità e di cure intensive. Il provvedimento formale è stato emesso lo scorso 12 dicembre, dopo che l'ospedale ha fornito ad Ats un piano di risoluzione delle criticità emerse nei giorni scorsi, e riporta "prescrizioni immediate e esecutive a tutela della sicurezza dei pazienti". Lo ha annunciato questa mattina, martedì 16 dicembre, l'assessore al Welfare della Regione Lombardia Guido Bertolaso durante la sua informativa in Consiglio regionale, durante la quale ha dichiarato: "Non c'è stata alcuna sottovalutazione, non c'è stata inerzia, non c'è stato nessun ritardo da parte delle istituzioni regionali. La sicurezza dei pazienti è sempre stata garantita". Dure, invece, le opposizioni: "Quanto accaduto al San Raffaele non può non mettere in discussione il sistema regionale di accreditamento del privato", ha affermato il consigliere del Pd Carlo Borghetti.

La protesta dei consiglieri d’opposizione
La protesta dei consiglieri d’opposizione

Al termine dell'intervento di Bertolaso, i consiglieri di minoranza (Pd, M5S, AVS, Patto Civico e Italia Viva) si sono posizionati al centro dell'aula di Consiglio e hanno srotolato due striscioni: "Parlateci del San Raffaele" e "Stop privatizzazioni della sanità".

Bertolaso: "Non ho potere di impedire le cooperative ai privati"

Bertolaso ha spiegato in Consiglio regionale che lo scorso giovedì 11 dicembre l'ospedale San Raffaele ha fornito ad Ats "un piano di risoluzione delle criticità a seguito di un verbale ispettivo che disponeva questo genere di iniziative". Criticità che erano emerse il weekend precedente, tra il 5 e il 7 dicembre, nel reparto Medicina ad alta intensità e di cure intensive del polo Iceberg dell'ospedale. Stando a quanto emerso, la gestione infermieristica era stata affidata a una cooperativa esterna, la Auxilium Care Scarl, con gli operatori che però si sarebbero dimostrati non preparati a sufficienza per il compito, commettendo "errori gravi".

In seguito a quegli episodi, il Ceo del San Raffaele Francesco Galli l'8 dicembre ha comunicato le proprie dimissioni irrevocabili, dopo che il cda del Gruppo San Donato (che gestisce l'ospedale) aveva votato all'unanimità l'avvio della procedura dell'incarico. Il 12 dicembre, poi, Ats ha emesso la "notifica di diffida formale all'ente gestore", cioè appunto al San Raffaele, e si è tenuto "un incontro istituzionale con la nuova governance dell'ospedale", con Marco Centenari nuovo amministratore unico. "Sono stati illustrati e approfonditi i contenuti della diffida", ha spiegato Bertolaso, "definite ulteriori azioni correttive e di rafforzamento organizzativo con l'ente che ha confermato piena collaborazione e l'impegno al ripristino strutturale dei requisiti richiesti".

Durante l'informativa in Consiglio regionale, Bertolaso ha affermato che "non c'è stata alcuna sottovalutazione da parte delle istituzioni regionali" e che, "al contrario, abbiamo adottato un'azione tempestiva, coerente e rigorosa". Per quanto riguarda l'impiego di cooperative esterne da parte di strutture ospedaliere private convenzionate, l'assessore ha detto: "Giustamente ci si allarma per un caso isolato che ovviamente non deve più accadere, ma io non ho il potere di impedire a una struttura privata di ricorrere alle cooperative per assumere personale infermieristico", aggiungendo che "quando sono arrivato qui chi è che si preoccupava del problema delle cooperative? Non mi ricordo di aver ascoltato voci da parte dell'opposizione quando c'erano i gettonisti negli ospedali pubblici".

Opposizione: "Rivedere il sistema di accreditamento"

Per Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd, "quanto accaduto è gravissimo" e "la responsabilità è dell'ente gestore che non rispetta i lavoratori, non dà loro compensi adeguati e non rinnova il contratto, scaduto da anni, il che ovviamente porta alla fuga dei professionisti della sanità verso il pubblico". Per Borghetti, sempre Pd, non si può "non mettere in discussione il sistema regionale di accreditamento del privato nel suo complesso. Bisogna usare il personale delle cooperative solo con competenze certificate e mai nei reparti ad alta intensità".

"Abbiamo ascoltato un vero e proprio spot a favore dell'ospedale San Raffaele: non una una parola sui contenuti della diffida di Ats, non una parola su possibili sanzioni relative all'accreditamento", ha commentato Nicola Di Marco, capogruppo lombardo del Movimento 5 Stelle: "Un intervento più adatto alla candidatura in uno dei cda del Gruppo San Donato, per seguire le orme di Maroni e Alfano, piuttosto che all'assessore al Welfare di Regione Lombardia. Le parole assolutorie ascoltate oggi in Aula, sono la logica conseguenza della complicità di questo centrodestra, che ha creato le condizioni di sistema affinché la vita dei pazienti all'interno dei reparti del San Raffaele fosse messa a rischio".

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