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Covid 19

Brescia rischia la zona rossa, il sindaco Del Bono: “Aspettiamo valutazione del Cts”

Il sindaco della città di Brescia Emilio Del Bono ha fatto sapere – durante il corso di una conferenza stampa – che il Comitato tecnico scientifico nazionale sta valutando la possibilità di misure più restrittive per la provincia: a preoccupare non è solo l’aumento dei casi di Covid-19, ma soprattutto l’incremento dei ricoveri.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana mi ha informato che il comitato tecnico scientifico farà le sue valutazioni in ordine ai dati che la Regione ha trasmesso. Non sfugge a nessuno che l'andamento del numero dei contagi è in crescita da parecchi giorni ed è un andamento che ha iniziato ad avere un impatto tale che abbiamo registrato un graduale incremento dei ricoveri": a dirlo nel corso di una conferenza stampa è il sindaco del Comune di Brescia Emilio Del Bono relativamente all'incremento del numero dei positivi al Covid-19 in tutta la provincia. Negli ultimi tre giorni si sono registrati oltre 700 casi e da ieri alcuni pazienti sono stati trasferiti negli ospedali di Milano, Cremona, Pavia e Bergamo. L'aumento dei contagi, che sta stressando il sistema di tracciamento, sembrerebbe essere collegato alla circolazione della variante inglese che ha contribuito a far dichiarare zona rossa il comune di Castrezzato. Per inserire nella stessa area il resto della provincia si aspetta però la decisione del Cts.

Del Bono: Inaspriremo i controlli, soprattutto tra le fasce giovanili

"È evidente che il virus sta circolando. Essendo noi in fascia gialla, le persone si muovono e si spostano – continua il primo cittadino -. Il virus circola con loro. La città di Brescia non ha focolai in quartieri e scuole specifiche. In provincia invece ci sono anche scuole dell’obbligo fortemente influenzate dall’andamento dei contagi. È chiaro che a Brescia l'andamento è in crescita". Del Bono specifica poi che la provincia è tra quelle che fa più tamponi e quindi ha un numero di contagiati più alto rispetto a chi ne fa di meno: "Nonostante questo c’è anche un andamento di crescita dell’ospedalizzazione". Tutti questi fattori e segnali critici sono al vaglio del comitato tecnico scientifico nazionale. Nell'attesa di sapere quale sarà la decisione delle istituzioni nazionali e regionali, il sindaco ha fatto sapere che in sintonia con il Prefetto saranno inaspriti i controlli: "Ci sarà una maggiore severità nel colpire fenomeni che purtroppo registriamo soprattutto tra le fasce giovanili che, in assenza di luoghi di aggregazione, si riversano nei comuni e nella città". Per il primo cittadino sarebbe inoltre fondamentale pensare a un nuovo sistema di suddivisione: "Ritengo anche che non avere ancora suddiviso in aree subregionali il territorio lombardo è un problema perché i contagi possono salire e scendere in luoghi e modi differenti".

La necessità di rafforzare la campagna di vaccinazione

Ancora secondo Del Bono l'unico modo per contrastare i contagi è rafforzando la campagna di vaccinazione: "È evidente che da questa situazione ne usciamo solo attraverso una campagna massiva di vaccinazione. Altrimenti andiamo avanti con aperture e chiusure graduali.  Sui vaccini, il comune di Brescia è a totale disposizione delle autorità sanitarie territoriali per la più efficace e veloce campagna. E per farlo dobbiamo attrezzarci con altri luoghi come fabbriche e aziende produttive che potrebbero alleggerirla".

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