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Boom di contagi a Brescia, oltre 700 casi al giorno: pazienti trasferiti a Milano, Bergamo e Pavia

Da tre giorni nella provincia di Brescia si registrano oltre 700 casi: la provincia è tra i territori più colpiti dalla variante inglese. A inizio febbraio un focolaio era stato individuato a Corzano. Un altro invece è stato trovato a Castrezzato tanto che il comune, insieme ad altre tre cittadine lombarde, è stato inserito in zona rossa. Alcuni sindaci e politici chiedono quindi “screening a tappeto”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Sono 704 i casi da Coronavirus segnalati ieri, domenica 21 febbraio, a Brescia: un numero che rende la provincia il territorio lombardo con più contagi. A preoccupare è soprattutto l'impatto della variante inglese. Appena quattro giorni fa, il 18 febbraio, Mauro Borelli, direttore generale dell'Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Franciacorta, aveva spiegato che nella sua zona i dati erano in peggioramento: "Questa variante inglese ha una violenza molto forte. Senza mezzi termini, ci stiamo impestando un'altra volta".

Pazienti trasferiti a Milano, Bergamo, Cremona e Pavia

Solo quattro giorni fa a Chiari, sempre nel Bresciano, si registravano 70 ricoveri, di cui 25 sotto ossigeno. Un aumento considerevole tanto che proprio ieri sono scattati i primi trasferimenti: molti pazienti sono stati spostati al San Paolo di Milano, al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, a Cremona e al San Matteo di Pavia. Ad aumentare poi sarebbero anche le chiamate al pronto soccorso tanto che, stando a quanto riportato dal Giornale di Brescia, ieri le sirene hanno invaso per diverse ore tutta la città.

I focolai di variante inglese

E proprio nel Bresciano sono esplosi due dei principali focolai di variante inglese: il primo è stato individuato a Corzano all'inizio di febbraio mentre il secondo è stato trovato a Castrezzato, area che da mercoledì è stata dichiarata – insieme ad altri tre comuni lombardi – zona rossa. In entrambi i comuni si è proceduto immediatamente alla chiusura delle scuole. Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, in molti hanno chiesto alla Regione uno screening di massa. Tra questi ci sono sia il sindaco di Castrezzato che Simona Tironi, vicepresidente della commissione regionale Sanità, che vorrebbe tamponi a tappeto.

L'appello del sindaco di Brescia: "Fate attenzione e rispettate le disposizioni"

La preoccupazione resta alta soprattutto da parte dei sindaci che invitano, ancora una volta, i propri cittadini a fare attenzione: "Il contagio non si è fermato, anzi sta incrementandosi – scrive su Facebook, il sindaco di Brescia Emilio Del Bono – Abbiamo ancora alcuni mesi difficili prima che l’auspicata vaccinazione di massa prenda il ritmo e la dimensione che tutti vorremmo.Purtroppo non possiamo abbassare l’attenzione. Per questo ho sollecitato anche ieri la Prefettura affinché in questo fine settimana si presidi adeguatamente la città e si sanzionino i comportamenti scorretti.Ma ancor più mi rivolgo a tutti i miei cittadini, fate attenzione e rispettate le disposizioni".

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