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Brescia, 13enne con la sindrome di Hikikomori ripete l’esame di terza media grazie ai giudici e lo passa

Un ragazzino di 13 anni bresciano, affetto dalla sindrome di Hikikomori, grazie ai giudici ha sostenuto per due volte l’esame di terza media al quale i suoi professori inizialmente non lo avevano ammesso, riuscendo infine a superarlo.
A cura di Francesco Loiacono
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(Immagine di archivio)
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Un ragazzino di 13 anni bresciano, affetto dalla sindrome di Hikikomori, ha vinto la sua battaglia contro professori che non hanno compreso il suo disagio, scambiandolo per scarsa voglia di studiare. L'adolescente ha infatti ripetuto per due volte l'esame di terza media al quale i suoi professori avevano deciso di non ammetterlo, superandolo al secondo tentativo. E così adesso Luca (nome di fantasia), potrà continuare a studiare e a inseguire il suo sogno: fare il grafico nel campo della comunicazione multimediale.

La vicenda di Luca è stata raccontata dal "Corriere della sera" ed è emblematica di come a volte la scuola non riesca a capire i disagi dei ragazzi. Luca era già inserito tra gli studenti con Bisogni educativi speciali ma la sua condizione psicologica, una vera malattia che porta le persone a isolarsi dal mondo esterno rifiutando i contatti, si era aggravata con la didattica a distanza. Il peggioramento delle sue condizioni, sfociato anche in un disturbo ossessivo compulsivo, è stato male interpretato dai docenti, che hanno preso Luca per uno scansafatiche decidendo di non ammetterlo agli esami.

I genitori del ragazzo hanno però deciso di rivolgersi a un avvocato, Giovanni Rao, che per loro conto ha presentato ricorso al Tar contro i professori. Il ricorso è stato accolto e Luca aveva svolto per la prima volta l'esame lo scorso 25 agosto, senza però superarlo. A quel punto l'avvocato ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, che ha nuovamente dato ragione al legale, imponendo alla scuola di far ripetere l'esame a Luca perché le prove si erano svolte "senza tenere nella debita considerazione la situazione particolare di bisogno dell’alunno". E così Luca negli scorsi giorni è tornato nuovamente davanti alla commissione d'esame e questa volta è riuscito a superarlo: adesso potrà concentrarsi sul suo futuro.

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