309 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bimbo sottratto alla madre con la forza: “Nessuno ha vietato al padre di vedere il figlio”

Il 29 giugno scorso Deborah si è vista portare via con la forza il figlio. A deciderlo è stato il Tribunale con un provvedimento dopo un’istanza del padre. L’uomo ha fornito la sua versione tramite i suoi avvocati, ma la legale della madre ha voluto fare alcune precisazioni spiegando che è stato lui a chiedere la comunità per il bambino e sostenendo che non è vero che il piccolo non veda il padre dal 2017.
A cura di Ilaria Quattrone
309 CONDIVISIONI
Immagine

Il 29 giugno scorso un bambino è stato sottratto con la forza a una madre: l'episodio si è verificato a Casalmaiocco (Lodi). La donna è stata attirata con l'inganno in Comune. Proprio quando si trovava in una stanza dell'edificio, alcuni agenti in borghese si sono avvicinati al bambino – che in quel momento era con un'amica – e l'hanno portata via.

Il Tribunale – pur non facendo riferimento a una non idoneità della madre o a dei maltrattamenti da parte di questa – ha deciso, dopo che il padre aveva presentato un'istanza, di toglierle il bambino. L'uomo, tramite il suo avvocato, ha voluto fornire la sua versione a Fanpage.it. In risposta alle sue parole, riceviamo e pubblichiamo la nota dell'avvocato di Deborah (madre del bambino), Donatella Bussolati:

"Il papà ha chiesto, e questo lo riporta anche il decreto, la comunità per il bambino se il Tribunale non avesse ritenuto di dare a lui stesso l’affido esclusivo. È anche triste sentire che il bimbo non veda il papà dal 2017 quando dallo stesso ascolto del minore si legge che l'ultima volta che lo ha visto è stato a dicembre 2021. La mamma infatti, per riavvicinare il figlio al padre, aveva organizzato un pomeriggio al bowling ed era anche contenta che il bambino si fosse in parte rilassato.

Purtroppo il papà non ha più voluto partecipare a incontri di riavvicinamento. La mamma ha anche chiesto al padre, nel periodo di Pasqua, di andare al pronto soccorso dove stava accompagnando il figlio ammalato, ma in tale occasione, il papà ha detto che non poteva andare. Addirittura il padre non chiama più da mesi il bambino aumentando ancora di più la sua rabbia. Per il mantenimento sono senza parole: il bambino fino al 29 giugno, data del prelevamento, viveva con la mamma quindi quale struttura pagava il papà? Come pensava di poter venir meno ai suoi doveri di padre? Purtroppo pur di far soffrire la signora Delle Donne ha deciso di sacrificare il figlio e condannarlo alla comunità".

309 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views