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Bienno, esce di casa per una passeggiata e sparisce: si cerca ancora Domenico Carrara

Non si fermano le ricerche di Domenico Carrara, l’uomo di 33 scomparso da Bienno, provincia di Brescia, domenica sera 24 gennaio. A dare l’allarme sono stati i suoi familiare a cui aveva detto che sarebbe uscito per una passeggiata ma non è mai più tornato. Ora lo cercano 80 persone tra forze dell’ordine e gruppi di volontari.
A cura di Giorgia Venturini
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Continuano ancora senza sosta le ricerche di Domenico Carrara, un uomo di 33 anni uscito di casa domenica 24 gennaio per andare a fare una passeggiata senza più fare ritorno. Da allora lo cerca tutta Bienno, il suo comune in provincia di Brescia. In campo ci sono cinquanta soccorritori operativi dalla mattina di oggi martedì 26 gennaio a cui se ne sono aggiunti altri nel pomeriggio, una trentina, per un totale di circa 80 persone solo nelle ultime 24 ore: tra questi ci sono i soccorritori della protezione civile, il soccorso alpino della Guardia di finanza, i carabinieri, i vigili del fuoco e i tanti gruppi di volontari residenti nel Comune di Bienno. "Le squadre hanno perlustrato l’area del torrente Grigna e i sentieri in prossimità della forra per poi proseguire le ricerche nel Salto del canile a circa 800 metri di quota", scrive il soccorso alpino.

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Proseguono le ricerche anche con gli elicotteri

A supporto delle squadre da terra sono intervenuti anche gli elicotteri di Areu da Brescia e quello dei vigili del fuoco, mentre domani mercoledì 27 gennaio si aggiungerà, in caso in cui le ricerche avessero dato ancora risultato negativo, pure quello di Regione Lombardia. Intanto il piano dei soccorritori è di proseguire per tutta la notte: i responsabili della ricerca valuteranno gli elementi raccolti e la conseguente strategia da adottare per le ore successive.

L'uomo è un collaboratore scolastico

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A dare l'allarme della scomparsa di Domenico sono stati i familiari. Domenica sera non vedendolo rientrare a casa si sono preoccupati e hanno chiamato le forze dell'ordine. L'uomo lavora come collaboratore scolastico e per questo anche i giovani ragazzi lunedì si sono trovati le porte chiuse del loro istituto: nessuno, né colleghi né il dirigente scolastico, aveva ricevuto comunicazione di una sua assenza. Le ricerche si sono fatte subito complicate anche perché la famiglia alle forze dell'ordine aveva fatto sapere che l'uomo non aveva portato con sé il cellulare.

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