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Arrestato per violenza sessuale il medico Giovanni Sgroi, il racconto delle pazienti: “Incubi per mesi”

Sgroi è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di 4 donne per aver “trasformato le visite in un atto di violenza”. Il racconto delle pazienti abusate e della segretaria: “Non nasconde questo spasmodico desiderio verso le donne, fa numerosi apprezzamenti fisici”.
A cura di Giulia Ghirardi
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Giovanni Sgroi (foto da Facebook)
Giovanni Sgroi (foto da Facebook)

"Cosa c’entra con lo stomaco, è normale questa cosa? Ho avuto gli incubi per mesi". A parlare è una 24enne di Cernusco sul Naviglio, una delle donne che Giovanni Sgroi, sindaco di Rivolta d'Adda (in provincia di Cremona), avrebbe abusato. L'uomo è stato, infatti, arrestato lo scorso 22 maggio proprio con l'accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di quattro donne perché secondo la gip: "L'indagato ha trasformato la visita in un atto di violenza", sfruttando "l’accesso facilitato alle parti intime, scoperte per consentire l’esame".

Le indagini, coordinate dell'aggiunta Letizia Mannella e della pm Alessia Menegazzo, sono iniziate nel 2024, a seguito della denuncia sporta da una delle presunte vittime. La donna aveva raccontato di aver subito violenza sessuale nel corso di una visita medica eseguita all'interno di un centro medico specialistico a Pozzuolo Martesana (Milano) dove Sgroi collaborava in quanto chirurgo specializzato nell'apparato digerente. Attraverso intercettazioni, perquisizioni e altri accertamenti, gli investigatori del nucleo Investigativo di Milano sono poi riusciti a identificare altre tre presunte vittime.

Nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla gip Sara Cipolla viene evidenziato come Sgroi approcciasse le pazienti secondo un modus operandi prestabilito. Tutte le donne sentite dagli inquirenti avrebbero, infatti, raccontato di un approccio "poco professionale" da parte dell'uomo che insistentemente avrebbe chiesto loro informazioni sulla loro vita privata e sentimentale. Allo stesso modo, tutte avrebbero riferito di aver subito manovre e pratiche "non coerenti" con l’ecografia addominale. "Ma lo stomaco arriva fino a lì?", ha raccontato di aver chiesto una 34enne visitata a gennaio 2024 con la madre presente, seduta dietro a un separé, che avrebbe poi frenato la figlia dal denunciare perché Sgroi "è un uomo molto potente". In più, tutte le pazienti hanno raccontato agli inquirenti di essere state invitate dal medico a essere ricontattato su Whatsapp e di essersi sentite "manipolate" e "usate per il soddisfacimento delle pulsioni sessuali del medico".

"Ricordo perfettamente la sua faccia. L’ho sognata per lungo tempo, sembrava che stesse godendo, che fosse eccitato, ho avuto incubi per mesi", ha ricordato ancora la 34enne. Infine, in seguito alle perquisizioni, dal telefono del medico è emersa una rubrica con le note abbinate ai numeri di alcune pazienti che recita così: "Bellissima mora", "bella bionda", "figlia bellissima", "stupenda mora".

Il racconto della 24enne: "Fai uno sconto alla piccolina, falle pagare 90"

Un occhiolino, poi: "Fai uno sconto alla piccolina, falle pagare 90". Nelle carte dell'ordinanza viene riportata anche la testimonianza della segretaria del centro medico che confermerebbe il racconto della 24enne di Cernusco sul Naviglio ("la piccolina") che ha denunciato l'uomo per presunti abusi sessuali. "Le accarezzò il braccio", ha aggiunto la donna ricordando l'incontro. E ancora: "Non nasconde questo spasmodico desiderio verso le donne, fa numerosi apprezzamenti fisici".

Stando al racconto che la ragazza ha poi fatto ai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, durante la visita sarebbe stata sottoposta a una serie di ammiccamenti che sarebbero sconfinati in carezze, anche molto invasive, nelle parti intime. Uscita dal centro medico la ragazza ha riferito di aver chiamato la madre: "Cosa c’entra con lo stomaco, è normale questa cosa?". Dopo essere passata a casa per cambiarsi sentendosi "sporca" è andata direttamente in caserma dove ha denunciato l'accaduto.

Al momento, Giovanni Sgroi, sposato e con una figlia 39enne, si trova ai domiciliari per violenza sessuale aggravata su 4 donne: oltre alla 24enne e alla 34enne, tra le vittime ci sarebbero anche una 35enne e una 43enne di Sesto San Giovanni. Secondo la gip, infatti, ci sarebbe il pericolo di inquinamento delle prove per la "disinvoltura" con la quale Sgroi avrebbe contattato le pazienti e il pericolo di reiterazione "per la spregiudicatezza" e "l’assenza di autocontrollo". Nel mentre, il prefetto di Cremona, Antonio Giannelli, ha sospeso Sgroi dalla carica.

"Tutto quello che posso dire in questa fase è che si ritiene totalmente estraneo alle accuse che gli sono state mosse, avremo modo di argomentare", sono state le uniche parole pronunciate nel merito dall'avvocato del medico, Domenico Chindamo.

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