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Architetto aggredito a Varese mentre aspetta un amico in auto: sei rapinatori lo picchiano e gli rubano la macchina

L’aggressione è avvenuta domenica scorsa vicino a parco Molina, a Varese. L’architetto 30enne stava aspettando un amico seduto nella sua auto quando un gruppo di 6 rapinatori l’ha circondato, l’ha trascinato fuori dall’abitacolo e l’ha preso a botte. La banda è poi fuggita con la sua auto e tutti i suoi averi, lasciandolo con un occhio tumefatto. Sul caso indaga la squadra mobile della Polizia.
A cura di Alice De Luca
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Domenica scorsa Tomas Levati, un architetto trentenne, è stato picchiato e derubato a Varese da un gruppo di sei rapinatori mentre stava aspettando un amico a bordo della sua Mini. Dopo averlo tirato fuori a forza dalla sua vettura, i malviventi l'hanno pestato lasciandolo con un occhio tumefatto e sono poi scappati a bordo della sua auto portando via il suo telefono e tutti i suoi oggetti personali. Il trentenne è riuscito a chiedere aiuto ai residenti nelle vicinanze ed è stato portato in ospedale, da dove è stato dimesso con una prognosi di dieci giorni. Nel frattempo sul caso ha cominciato a indagare la Polizia.

Tutto è successo attorno alla mezzanotte e mezza di domenica 4 maggio, vicino a parco Molina, nella zona Belforte di Varese. Secondo quanto denunciato, Levati stava aspettando seduto nella sua auto, una Mini, una persona con cui aveva un appuntamento, quando un gruppo di sei persone sui vent'anni ha circondato la macchina e ha aperto la portiera del passeggero. Trascinato fuori dal veicolo, il 30enne è stato picchiato e preso a pugni, per poi essere lasciato tramortito a bordo strada, mentre i sei sono fuggiti a bordo della Mini. 

A quel punto l'architetto ha chiesto aiuto suonando i campanelli dei residenti della zona, che hanno chiamato il numero unico per le emergenze, il 112. Sul posto è arrivata un'ambulanza del 118 che ha prestato i primi soccorsi al 30enne e l'ha trasferito in ospedale, dal quale è stato dimesso con dieci giorni di prognosi. Sul caso indagano gli agenti di Polizia, ai quali la vittima ha spiegato di non conoscere i suoi aggressori e di non averli mai visti prima. Gli agenti sono al lavoro per identificare e rintracciare i sei rapinatori che dovranno rispondere anche di lesioni aggravate. 

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