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Anziani maltrattati in casa di riposo: “Il personale li costringeva a costanti umiliazioni”

Dentro le mura della casa di riposo nel Pavese al centro delle indagini si respirava un clima di terrore: gli anziani venivano mortificati di continuo con ingiurie, urla e umiliazioni. Cinque le persone arrestate.
A cura di Francesca Del Boca
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Foto di repertorio
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Insulti, spinte. Cibo scarso e di bassa qualità, così come lo erano le cure e la pulizia degli ospiti, ovvero gli anziani residenti in quella casa di riposo del Pavese. 

Sono stati arrestati con l'accusa di maltrattamenti pluriaggravati e temporaneamente interdetti dall'esercizio della professione il titolare della struttura residenziale e le sue quattro collaboratrici.

Nel frattempo la comunità per anziani è stata chiusa, e gli ospiti sono stati riaffidati alle rispettive famiglie.

I maltrattamenti nei confronti degli anziani

Per la Procura di Pavia, all'interno dell'edificio si sarebbero verificati "sistematici e quotidiani maltrattamenti nei confronti degli anziani", spesso non autosufficienti (come invece quel tipo di struttura avrebbe richiesto).

Nonché "un totale disinteresse per l'alimentazione, la sicurezza alimentare, l'igiene, la vigilanza e le necessità mediche degli stessi alloggiati". Questo sarebbe emerso durante le indagini, eseguite dai carabinieri del Nas di Milano e condotte l'estate scorsa attraverso intercettazioni e riprese video.

"Un clima di costante umiliazione e subordinazione"

Dentro le mura della casa, insomma, ogni giorno si respirava un pesantissimo clima "di costante subordinazione e umiliazione". Vittime gli anziani, mortificati di continuo con ingiurie, grida, vessazioni di ogni genere. Per venire poi abbandonati nel terrore e soprattutto nell'incuria, tra cibo e igiene del corpo. Fino a oggi.

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