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In Lombardia c’è un Comune che ha vietato di lanciare coriandoli e palloncini

In Lombardia il Comune di Nave (Brescia) ha vietato il lancio di palloncini, coriandoli e lanterne cinesi perché dannoso per l’ambiente e gli animali.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il Comune di Nave (Brescia) ha pubblicato un'ordinanza con la quale vieta il rilascio di palloncini, nastri colorati, lanterne cinesi, coriandoli di plastica e dispositivi aerostatici nel proprio territorio. Chi violerà il divieto incorrerà in una sanzione che potrebbe andare da un minimo di venticinque euro a un massimo di 180 euro.

Lungo il testo dell'ordinanza è precisato che diversi "studi effettuati a livello internazionale hanno dimostrato le conseguenze dannose dei frammenti di palloncini, lanterne cinesi, coriandoli di plastica e nastri colorati che li trattengono o altri dispositivi aerostatici idonei a disperdersi senza controllo nell'ambiente". Tutti questi oggetti spesso finiscono per essere "ingeriti da animali marini e terrestri, organismi presenti in natura e diverse specie di uccelli causandone irrimediabilmente il decesso".

Le lanterne cinesi sono inoltre "da considerarsi pericolose per danni a persone e cose in quanto potenzialmente incendiarie". Considerata la delibera del 22 aprile dove è stata manifestata proprio la volontà "di incentivare ogni azione volta a tutelare e salvaguardare il patrimonio ambientale e faunistico, nonché le caratteristiche di salubrità, paesaggistiche e delle risorse, promuovendo ogni attività di conservazione del territorio", l'Amministrazione  ha ritenuto opportuno e necessario disporre "il divieto sul territorio comunale di imbrattare o lordare il suolo pubblico mediante il rilascio volontario di palloncini, anche se biodegradabili, nastri colorati, lanterne cinesi, coriandoli di plastica o di altri dispositivi aerostatici idonei a disperdersi senza controllo nell’ambiente in occasione di eventi pubblici, feste, ricorrenze o manifestazioni, anche sportive".

Chiunque non dovesse rispettare l'ordinanza, sarà punito con una sanzione che va dai 25 euro ai 180 euro.

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