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Altri tre indagati per la morte di Anna Bellisario dopo aver mangiato un tiramisù con tracce di latte

Si allarga l’inchiesta sulla vicenda di Anna Bellisario, la 21enne morta dopo aver mangiato un tiramisù vegano in un ristorante a Milano. lndagati anche il responsabile del ristorante Flower Burger e i rappresentanti di una ditta che forniva al locale alimenti etichettati come vegani ma con uova nel composto.
A cura di Francesca Del Boca
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Anna Bellisario
Anna Bellisario

Si allarga l'inchiesta sulla vicenda di Anna Bellisario, la 21enne morta dopo aver mangiato un tiramisù vegano in un ristorante a Milano. Sotto la lente degli inquirenti, adesso, si aggiungono altre tre persone. Si tratta del responsabile del ristorante Flower Burger e dei rappresentanti della ditta che forniva al locale prodotti etichettati come vegani, come una maionese e una senape utilizzate nel fast food: secondo i primi rilievi non sarebbero collegate al decesso, ma avrebbero contenuto comunque tracce di uova. Per loro, dunque, arriva l'accusa di frode nell'esercizio del commercio. 

Insieme a loro già indagati due rappresentanti e due dipendenti dell'azienda "Glg", produttrice del dolce in teoria vegano ma che, in base ai primi rilievi, conteneva tracce di proteine del latte: questi rispondono invece di omicidio colposo, frode nell'esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine. Lo riporta il quotidiano La Repubblica.

Lo shock anafilattico dopo il tiramisù

Componenti fatali per Anna, che soffriva di un'allergia fortissima alle proteine del latte (e una, più lieve, alle uova). Al punto da non uscire quasi mai a cena, e di mantenere sempre un altissimo livello di attenzione nei confronti del cibo. Anche quella sera infatti, secondo il racconto del fidanzato che era con lei, prima di ordinare quel tiramisù chiede al ristorante la lista degli allergeni per accertarsi dell'assenza totale di latte. "Si è sentita male al secondo cucchiaino", la testimonianza del ragazzo.

Anna inizia ad accusare i primi sintomi di reazione allergica. Decide di prendere l'antistaminico al cortisone, ma non funziona. Prova a vomitare in bagno, estrae il farmaco broncodilatatore che porta sempre con sé. Nemmeno questo sembra attenuare i sintomi. Poco dopo arriva lo shock anafilattico: viene portata di corsa all'ospedale San Raffaele dove, dopo dieci giorni di coma, muore.

In attesa dell'autopsia

Sarà solo l'autopsia, prevista nei prossimi giorni, a fare chiarezza sulle esatte cause del decesso di Anna Bellisario. Nel frattempo il ministero della Salute ordina il ritiro dal mercato di altri lotti del tiramisù con il latte che ha causato la morte della 20enne a Milano: potrebbero infatti contenere "tracce di latticini, un allergene non riportato però in etichetta". Pertanto "si invitano i consumatori a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita per il rimborso".

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