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All’ospedale di Monza diminuiscono i pazienti Covid: “Meno accessi al pronto soccorso”

È in lento miglioramento la situazione della Brianza, travolta nelle ultime settimane dall’emergenza Coronavirus. Sono diminuiti i ricoverati per Covid all’ospedale San Gerardo di Monza e a Desio. Merito dei trasferimenti in altre strutture e del calo degli accessi al pronto soccorso. Da mercoledì arriva l’esercito con dieci medici e altrettanti infermieri.
A cura di Simone Gorla
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Inizia a calare la pressione sull'ospedale di Monza, una delle strutture più colpite dalla seconda ondata della pandemia di Coronavirus e che aveva lanciato una richiesta di aiuto la scorsa settimana, chiedendo l'intervento di esercito e protezione civile.

Ricoveri in calo all'ospedale di Monza

Stando all'aggiornamento diffuso martedì 24 novembre dall'Asst di Monza sono 423 i pazienti complessivi: 317 presso il San Gerardo di Monza di cui in terapia intensiva per 38; 106 presso l’ospedale di Desio di cui 11 in terapia intensiva. Dati in riduzione rispetto al picco del 16 novembre (504 pazienti) che sono – spiega l'azienda sanitaria – "attribuibili in larga misura ai trasferimenti verso altre strutture ospedaliere". Negli ultimi giorni "si sta al contempo assistendo ad una graduale riduzione degli accessi di pazienti Covid positivi che, se consolidata e confermata, potrà consentire un ritorno ad una situazione di ristabilito equilibrio".

Arriva l'esercito: in campo dieci medici e infermieri

Da domani a Monza arriveranno anche i primi rinforzi richiesti dalla direzione sanitaria. "Il primo contingente dell’Esercito arriverà domani alla Asst Monza. Dieci medici e dieci infermieri saranno operativi nei reparti dell’ospedale San Gerardo di Monza, a cui si aggiungeranno rinforzi che verranno utilizzati anche per il presidio di Desio – si legge nella nota -. Il programma prevede l’attivazione di 40 posti letto aggiuntivi sui due presidi in maniera da alleggerire la situazione di pressione dell’ospedale. Inoltre è allo studio una struttura mobile esterna all’ospedale per gestire pazienti a bassa complessità che potrebbe essere realizzata in seguito".

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