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Alessia Pifferi ha organizzato il finto battesimo della figlia Diana per ricevere soldi in regalo

Una festa per il battesimo mai organizzato della figlia Diana solo per ricevere in regalo soldi. Questo quanto avrebbe fatto Alessia Pifferi, la donna di 37 anni accusata di aver ucciso la figlia di appena 16 mesi.
A cura di Filippo M. Capra
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Alessia Pifferi
Alessia Pifferi (foto da Facebook)
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Alessia Pifferi non ha mai voluto Diana. Non se ne è presa cura dopo averla partorita nel bagno della casa del suo compagno, non l'ha accudita dopo. Anzi, l'ha abbandonata a casa, specialmente nell'ultimo periodo, perché ha preferito provare a salvare la sua relazione con l'uomo piuttosto che la vita di sua figlia. Eppure, riporta il Corriere della sera, Diana è stata "sfruttata" dalla madre almeno in un'occasione, quella del battesimo annunciato ma mai organizzato. L'obiettivo, raggiunto, era quello di ricevere regali e soldi.

Un battesimo finto per raccogliere un po' di soldi

Secondo quanto raccolto dagli inquirenti, che hanno interrogato un'amica di famiglia di Alessia Pifferi, la 37enne avrebbe comunicato ad amici e parenti di aver fissato il battesimo della piccola Diana. Il sacramento però non è mai stato ricevuto dalla piccola, così come non c'è mai stata una festa per celebrare il momento. Al contrario, la Pifferi ha ricevuto i consueti regali per l'occasione da tutte le persone avvisate. Alla donna, scrive ancora il Corriere, la bimba è servita solo per muovere pietà e raccimolare un po' di soldi oltre a un braccialetto d'argento. Le bugie della madre della bambina si sono susseguite nel tempo.

Una vicina: Diana era sempre nel passeggino, sembrava stordita

Agli investigatori la 37enne ha detto di aver notato che solamente negli ultimi giorni "Diana era meno vivace del solito", ma ad ascoltare le testimonianze dei vicini di casa di via Parea non pare che la bimba sia mai stata realmente attiva. Una vicina che la trovava in piazzetta ha detto che la piccola sembrava stordita, sempre nel passeggino: "Appena Diana si agitava o voleva avvicinarsi agli altri bambini veniva ripresa in modo brusco dalla mamma. Subito si fermava, era come intimorita da lei", riportano le carte della Procura.

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