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Alessia Pifferi, a San Giuliano intitolato un parco alla figlia Diana morta di stenti: “Un monito per tutti”

I Giardini di via Indipendenza a San Giuliano Milanese dal 12 luglio sono intitolati a Diana Pifferi, la bimba morta a 18 mesi il 19 luglio 2022 perché abbandonata dalla madre Alessia in casa. “È un monito a non voltarci mai dall’altra parte”, ha dichiarato il sindaco Marco Segala.
A cura di Enrico Spaccini
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La pietra posata a San Giuliano Milanese in ricordo di Diana Pifferi (foto da Facebook)
La pietra posata a San Giuliano Milanese in ricordo di Diana Pifferi (foto da Facebook)
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Sono passati quasi tre anni dalla scomparsa di Diana Pifferi. Aveva appena 18 mesi quando il 19 luglio 2022 è stata ritrovata senza vita in un appartamento di Ponte Lambro (nella Città Metropolitana di Milano). Per la sua morte, la madre Alessia è stata condannata in primo grado all'ergastolo e ora sta affrontando il processo d'Appello. Intanto ieri, sabato 12 luglio, a San Giuliano Milanese, dove vive la zia della bambina e dove la piccola è stata tumulata, si è celebrata l'intitolazione alla piccola Diana dei Giardini di via Indipendenza, nella frazione di Borgolombardo. "Questa targa è anche un impegno, un monito a non voltarci mai dall'altra parte", ha dichiarato il sindaco Marco Segala.

La cerimonia della posa della pietra si è tenuta nella tarda mattinata del 12 luglio nei Giardini di via Indipendenza e ha raccolto numerosi residenti, oltre a parte dell'amministrazione comunali e alcuni consiglieri. Alla presenza del parroco don Joseph, il sindaco Segala ha spiegato che dedicare quel parco e quella targa alla piccola Diana "è un invito a essere comunità, a non voltarci dall’altra parte quando c’è qualcosa che non ci convince"

Tra la folla anche Viviana Pifferi, sorella di Alessia e zia di Diana. La pietra è stata posata a San Giuliano Milanese perché è lì che Viviana vive ed è dove a volte portava la nipote a passeggio. Inoltre, la piccola è stata tumulata nel cimitero cittadino. "Dedicarle uno spazio pubblico è un modo per non dimenticare Diana", ha detto la zia durante la cerimonia, "nonostante mia sorella tendesse ad isolarsi e nonostante le restrizioni imposte dal Covid, ho sempre cercato di mantenere contatti con la bambina. Sogno un’umanità più unita per prevenire simili aberrazioni".

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