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Alberto Genovese arrestato per stupro

Alberto Genovese risarcisce i vicini per gli schiamazzi durante le feste alla “Terrazza Sentimento”

Alberto Genovese ha risarcito due coppie di condomini per gli schiamazzi durante le feste notturne che organizzava nella sua “Terrazza Sentimento”.
A cura di Giorgia Venturini
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Si è chiuso con il risarcimento il processo per "disturbo della quiete pubblica" che ha visto come imputato Alberto Genovese, già accusato per violenza sessuale. Il mago delle start up ha risarcito due coppie di condomini del palazzo in cui abitava a Milano per gli schiamazzi durante le feste che organizzava nel suo appartamento. I vicini di casa avevano segnalato alle forze dell'ordine l'alta musica e caos provenienti dall'attico ribattezzato "Terrazza Sentimento" di proprietà di Genovese, ora messo in vendita. Tra le feste in questione anche quella nella notte tra il 10 e l'11 ottobre del 2020 quando Genovese avrebbe sequestrato per un'intera notte e violentato una ragazza 18enne: accusa per cui ora lo vede imputato in un processo. L'uomo al momento sta scontando gli arresti domiciliari in una clinica dove si sta disintossicando. Per gli schiamazzi l'imprenditore del web ha pagato le multe previsto dal rito alternativo dell'obbligazione. Il 44enne aveva già ricorso allo stesso rito alternativo per un'altra decina di casi analoghi occorsi negli anni precedenti.

Respinta la richiesta di sequestrare 1,5 milioni di euro

Nei giorni scorsi era stata respinta la richiesta di sequestro conservativo di oltre 1,5 milioni di euro nei confronti di Alberto Genovese. La richiesta era stata presentata dall'avvocato Luigi Liguori, legale della 18enne vittima di stupro alla "Terrazza Sentimento". A respingerla è stata la giudice dell'udienza preliminare del tribunale di Milano, Chiara Valori. L'avvocato aveva chiesto di congelare questa cifra dopo che l'ex mago delle start up, assistito dagli avvocati Luigi Isolabella e Davide Ferrari, aveva aperto un trust per gestire il suo patrimonio. Un sistema che, come spiegato dal giudice dell'udienza preliminare, è stato creato per risarcire le vittime e pagare le spese processuali. In quel trust è confluito parte del patrimonio, soldi che non potranno essere usati – come era stato spiegato a Fanpage.it – fino a quando non sarà terminato il procedimento.

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