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Aggressione omofoba a Milano dopo il Pride, due ragazzi gay picchiati in pieno centro: “Gravissimo”

Due ragazzi gay sarebbero stati insultati e picchiati da un uomo nella serata di sabato 26 giugno a Milano subito dopo il gay Pride. Lo denunciano l’Arcigay di Milano e Alessandro Zan, firmatario dell’omonimo ddl, condannando l’episodio e definendolo un “atto gravissimo”. Le forze dell’ordine indagano per ricostruire l’accaduto.
A cura di Filippo M. Capra
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Nuova aggressione omofoba a Milano. Due ragazzi gay, di età non specificata, sarebbero stati picchiati da un uomo nella serata di sabato 26 giugno in via Manzoni dopo il gay Pride. Lo denuncia l'Arcigay che spiega come i due giovani, verso le 21, sarebbero stati raggiunti da insulti e pugni, tratti in salvo solamente dalle forze dell'ordine presenti in piazza della Scala attirate dalle urla delle vittime. I due ragazzi, soccorsi, sono stati accompagnati in ospedale per farsi medicare le ferite.

Aggressione omofoba in pieno centro a Milano

Secondo quanto denunciato dall'associazione per i diritti degli omosessuali, i due ragazzi stavano andando a mangiare in bicicletta quando un uomo, la cui identità è in corso di accertamento, li avrebbe dapprima insultati e poi colpiti con alcuni pugni. I due fidanzati avrebbero cercato di difendersi prima di dare l'allarme. Una camionetta dell'esercito e altri uomini delle forze dell'ordine sarebbero quindi intervenuti per placare gli animi. La coppia è stata poi accompagnata in ospedale dove sarebbero stati diagnosticati traumi cranici con lesioni al volto e una frattura alla mano.

Arcigay Milano: Atto gravissimo, massima solidarietà

"È un atto gravissimo. La nostra associazione esprime massima solidarietà alle vittime e le assisterà dal punto di vista legale. Ritorniamo a chiedere una rapida approvazione del ddl Zan come strumento utile a migliorare la vita della nostra comunità", spiega a Repubblica Fabio Pellegatta, presidente dell'Arcigay Milano. Anche Alessandro Zan, firmatario del ddl omonimo, ha denunciato l'accaduto su Twitter. Le forze di polizia intervenute stanno indagando per ricostruire esattamente l'accaduto.

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